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Una Napoli che ammalia nel nuovo film di Paolo Sorrentino ispirato al mito di Partenope

27-11-2023
Celeste dalla Porta e Paolo Sorrentino - Photo © Hollywood Authentic-Greg Williams

Paolo Sorrentino sceglie ancora una volta Napoli come luogo principale delle riprese del suo nuovo film ispirato al mito di Partenope. Il regista torna a girare nella sua città natale nell’anno del terzo attesissimo scudetto e a due anni dai ciak della sua storia più personale, È stata la Mano di Dio (qui tutte le location), un racconto di destino e famiglia, sport e cinema, amore e perdita dedicato alla famiglia e al mito Diego Armando Maradona.

Una leggenda narra che Napoli sia nata dalla sirena Partenope, che, rifiutata da Ulisse di cui si era perdutamente innamorata, si lasciò trascinare sulle acque del mar Tirreno fino a morire sull’isolotto di Megaride, il luogo dove oggi sorge Castel dell’Ovo.

Il film racconta appunto la vita di Partenope, ma in questo caso non è una sirena né un mito, nonostante porti il nome della sua città. Dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Dentro di lei, tutto il lunghissimo repertorio dell'esistenza: la spensieratezza e il suo svenimento, la bellezza e il suo cambiamento, gli amori inutili e quelli impossibili, i flirt stantii e i colpi di fulmine, i baci nelle notti di Capri, i lampi di felicità e i dolori persistenti, i padri veri e quelli inventati, la fine delle cose, i nuovi inizi. Gli altri, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, le loro derive malinconiche, gli occhi un po' avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Il tutto sempre accompagnato dallo scorrere di quel compagno fedelissimo che è il tempo. E poi c’è Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male.

Sarà Stefania Sandrelli a interpretare una Partenope settantenne. Accanto a lei, nel cast, Luisa Ranieri, Silvio Orlando, Peppe Lanzetta, Alfonso Santagata, Dario Aita, Celeste Della Porta, interprete di Partenope da giovane, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Biagio Izzo, Nello Mascia, Gary Oldman, Daniele Rienzo.

Celeste dalla Porta - Photo © Hollywood Authentic-Greg William

Nelle riprese vengono coinvolti il centro della città partenopea, via San Carlo, il quartiere Santa Lucia e il lungomare di Caracciolo e quello di via Partenope, tra la spiaggia della rotonda Diaz e Castel dell’Ovo, la sede dell’Università Federico II, la Certosa di San Martino. Fanno parte del set una nave azzurro-fosforescente, la stessa usata dai tifosi napoletani per festeggiare lo scudetto, che in un ciak notturno si muove in direzione del Borgo Marinari e di Castel dell’Ovo, un camion per la disinfestazione ai tempi del colera del 1973, un carro trascinato da cavalli per un corteo funebre, un camion della nettezza urbana arancione e giallo, di quelli che giravano per la città negli anni Settanta. Per gli interni il regista ha scelto una casa a Posillipo.

Un set blindatissimo per 10 settimane che ha fatto incassare alla città 6 milioni di euro, tra canoni al Comune, alloggi di cast e troupe, compensi per le maestranze locali etc. La produzione si è anche presa carico delle spese di racconta rifiuti straordinaria e degli agenti schierati per impedire l’accesso dei curiosi, ha pulito dai graffiti la scogliera della rotonda Diaz e il colonnato della galleria Umberto.

Oltre Napoli location del film comprendono anche Capri e Genova, dove vengono ricostruiti alcuni vicoli della Napoli storica.

Il film è una co-produzione Italia-Francia. È scritto e diretto da Paolo Sorrentino. È un film Fremantle prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, una società del gruppo Fremantle, Anthony Vaccarello per Saint Laurent, Paolo Sorrentino per Numero 10 e Ardavan Safaee per Pathé.

Il direttore della fotografia è Daria D'antonio, il Costume Artistic Director è Anthony Vaccarello per Saint Laurent, il costumista è Carlo Poggioli, il montatore è Cristiano Travaglioli, lo scenografo è Carmine Guarino, il casting è di Annamaria Sambucco e Massimo Appolloni.

Le vendite internazionali saranno gestite da UTA e Fremantle.

(Mo.Sa.)