Share

In sala “Koza Nostra”, coproduzione italo-ucraina girata tra Carpazi, Lazio e Sicilia

05-04-2022 Reading time: 2 minutes

Sarà nelle sale a partire dal 19 maggio, distribuito da Adler Entertainment, Koza Nostra, primo lungometraggio da regista di Giovanni Dota, una coproduzione italo-ucraina Pepito Produzioni – Film Ua Production con Rai Cinema.

Il film racconta, con i toni ironici e irriverenti di una commedia gangster, le vicissitudini di una matura donna ucraina, provvida di consigli, invadente e premurosa, che arriva in Sicilia e finisce a fare la governante in una famiglia mafiosa.

Questa donna è Vlada Koza, neo-nonna che molla tutto e dai Carpazi raggiunge sua figlia in Italia, piombandole in casa senza preavviso. Ma la ragazza non apprezza le attenzioni asfissianti della madre, così la mette alla porta, lasciandola, sola e senza un soldo, nell’entroterra siciliano.

Un inaspettato incidente d’auto la trasforma nell’improbabile governante di Don Fredo, capo clan dei Laganà, una disfunzionale famiglia mafiosa che lotta per non essere eliminata.

L’irrefrenabile invadenza di Vlada, che ama sentirsi utile, prendersi cura degli altri, aggiustare le cose e dare consigli, sembra portare un accenno di palpabile benessere tra le mura di Villa Laganà… almeno fino al giorno in cui Vlada scopre chi sono davvero Don Fredo e i suoi figli…

Nel cast, la protagonista, Irma Vitovska, è affiancata da Giovanni Calcagno, Giuditta Vasile, Lorenzo Scalzo, Gabriele Cicirello, Maurizio Bologna, Adriano Pantaleo, Yuliia Sobol, Jimi Durotoye, Prince Obi, Lorenzo Pompei e da Vincenzo Pirrotta.

Il film è stato girato nel 2020 nel villaggio ucraino di Zamagora (Ivano-Frankivs'k), situato nei Carpazi,  e in Italia, nel Lazio, tra Roma e Rocca di Papa, e in Sicilia, in particolare nel ragusano, a Chiaramonte Gulfi e Sampieri, frazione marinara di Scicli, e a Portopalo, in provincia di Siracusa.
La produzione ha ricevuto il sostegno del Ministero della Cultura per 200 mila euro di contributi selettivi e ha usufruito del credito di imposta per 1,2 milioni di euro.

Vai alla scheda dedicata al film qui

(Mo.Sa.)