Al cinema dal 19 maggio l’opera seconda di Raffaele Schettino Due donne al di là della legge, prodotta da Groucho cinema, premiata con il Gold “Remi” Award per la regia alla 55a edizione del WorldFest di Houston.
Due donne al di là della legge è la storia di una famiglia italiana in un tempo passato, ma con una maturità sociale che oltrepassa i tempi attuali. Prende ispirazione da una storia vera.
Nell’Italia agraria di inizio Novecento, negli anni ’20 in un piccolo paese nel meridione, Donato (Raffaele Schettino) vive felicemente con la moglie Anna (Mara Calcagni), ma si innamora di Marisa (), donna còrsa e da poco emigrata con la famiglia dalla Sardegna. Le due donne risolvono l’impasse in una convivenza a tre, alla luce del sole, e con la creazione di una famiglia allargata. Il piccolo paesino lentamente accetta la situazione, in nome dell’amore e dell’amicizia, negli anni burrascosi delle lotte contadine e operaie e in uno sfondo di magia contadina.
Il film è stato girato interamente in Italia tra Latina e Fondi, in Irpinia, tra Ariano Irpino, Frigento e Taurasi, e a Ortona de’ Marsi, in provincia di Teramo.
Il cast, accanto alle attrici protagoniste Mara Calcagni e Sonja Birgit Berg, vede la partecipazione degli attori non protagonisti Luisa de Santis, Jean-Paul Denizon e Clara Galante. La verità delle relazioni umane è ricercata nell’interpretazione spontanea degli interpreti, mentre la tradizione rivive con canti e musiche del tempo giustapposte a musiche classiche e a musiche di genere psichedelico.
“È un grande onore per me essere premiato al WorldFest di Houston, dove sono passati registi del calibro di Spielberg, Oliver Stone, David Lynch – ha dichiarato il regista e protagonista Raffaele Schettino –. Due donne al di là della legge è ispirato ad una storia vera, in realtà molto diffusa in Italia ad inizio secolo, e la cui tematica è fortemente attuale. Ho ritenuto importante raccontarla proprio per rimarcare come il ruolo delle donne sia stato sempre fondamentale nella conquista dei diritti civili e della libertà di scelta in senso ampio. Ringrazio Kathleen e Hunter, tutto lo staff del festival, l’istituto di cultura italiana a Los Angeles e, naturalmente, cast, troupe e sostenitori del film”.
(Mo.Sa.)