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Italia - India: l'incontro a Cannes è un impegno a cooperare

20-05-2022 Reading time: 5 minutes

CANNES - Si è tenuto al Festival di Cannes, nello spazio dell’Italian Pavilion, il rendez-vous con l’India dal titolo Italy and India: a New Wave of Film Industry Collaborations.

L’incontro è stato introdotto da Roberto Stabile a cui hanno fatto seguito gli interventi dell’ambasciatore d’Italia in India Vincenzo De Luca e del presidente Anica Francesco Rutelli.

L’ambasciatore ha espresso la sua soddisfazione per la crescita della collaborazione tra i due paesi, ricordando i due film indiani premiati con il Leone d’Oro a Venezia nel 1957 e nel 2001, ovvero Aparajito di Satyajit Ray e Monsoon Wedding di Mira Nair. Ha ricordato inoltre l’accordo tra i due paesi per agevolare le coproduzioni, l’accesso ai festival e lo sforzo dell’India nel promuovere gli autori e registi italiani (A Chiara di Jonas Carpignano e Favolacce dei Fratelli D’Innocenzo hanno preso parte a festival indiani). Infine ha ribadito come l’Italia sia una destinazione privilegiata per le produzioni indiane, ed ha citato varie opere girate in Italia, tra cui War, girato a Como, Matera e Positano, Radhe Shyam, Saaho, con una scena girata a Cinecittà, Sangam, girato Roma e Venezia. Attualmente sono in corso in Italia le riprese di due produzioni indiane, una serie Amazon in Piemonte, Four More Shots Please!, e un film tra Toscana e Liguria. Rutelli ha confermato l’interesse dell’Italia in una cooperazione permanente, da preservare nonostante i tempi difficili che stiamo vivendo, e la necessità di condividere le sfide comuni.

Alla tavola rotonda moderata da Natarajan Vidyasagar, chief editor di Pickle Magazine, è intervenuta Cristina Priarone per Italian Film Commissions, che ha ribadito come questo sia il periodo giusto per ricominciare a fare film insieme e come le film commission in Italia collaborino strettamente. Le tante location italiane scelte dalle produzioni indiane – Roma, il Piemonte, la Valle d’Aosta etc. – dimostrano quanta varietà il nostro paese abbia da offrire alle produzioni. Ha ricordato i protocolli anticovid partiti subito dopo il lockdown che hanno reso l’Italia tra i primi paesi a ripartire con le riprese.

Bobby Bedi, regista e managing director di Kaleidoscope Entertainment ha menzionato le implicazioni delle riprese sul turismo e sullo scambio culturale e quanto una location sia anche l’insieme di tutte le professionalità che ci lavorano.

Iole Maria Giannattasio interviene in rappresentanza della DGCA che gestisce uno dei maggiori fondi d’Europa nel supporto all’audiovisivo, del valore, per il 2022, di 750 milioni di euro, a supporto di film e opere audiovisive distribuite su piattaforma e in tv, in tutte le fasi, scrittura, sviluppo, produzione, distribuzione, cinema, festival, le attività creative e di diffusione della cultura audiovisiva. La DGCA supporta anche le coproduzioni e la circolazione delle opere italiane e promuove non solo il territorio italiano, ma anche la cooperazione artistica tra talenti. L’accordo di produzione tra Italia e India è un uno dei circa a 40 accordi di questo tipo con paesi esteri.
Nel 2019 è entrato in vigore il fondo per le coproduzioni minoritarie da 5 milioni di euro che ha portato Alcarràs, una coproduzione minoritaria italiana, a vincere l’Orso d’Oro. Il principale strumento finanziario per entità di risorse è il tax credit, la cui aliquota è arrivata al 40% della spesa eleggibile in Italia, a supporto di film e serie tv. A questi strumenti si aggiungono il lavoro delle film commission e i film fund regionali.

Evelina Poggi, CEO e produttore di Lynx Multimedia Factory, e P. Jayakumar, CEO di Toonz Animation India hanno raccontato il punto di vista dell’animazione. La Poggi ha accennato al progetto La bicicletta di Bartali, storia che prende spunto dalle attività del ciclista Gino Bartali a favore degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Un progetto di animazione che nasce dopo la riforma dell’audiovisivo; nel 2021 c’è stato l’incontro con Toonz, e la richiesta di contributi selettivi e tax credit alla DGCA. Un esempio di buona pratica e collaborazione tra produzioni intenzionate a condividere un progetto prima che un obiettivo commerciale.

(Carmen Diotaiuti)