Passa ora alla Camera, dopo il via libera del Senato con 198 voti favorevoli e 4 astensioni, il disegno di legge di ratifica dell’Accordo Italia-Repubblica Dominicana in materia di coproduzione cinematografica, sottoscritto nel febbraio 2019. Un’intesa bilaterale finalizzata all’intensificazione dei rapporti cinematografici e audiovisivi. Un valido strumento di incentivo che consente, tra l’altro, alle coproduzioni realizzate di essere considerate alla stregua di opere nazionali dai rispettivi Paesi.
Composto di venti articoli e di un Allegato, l’Accordo individua i benefici a cui le opere possono avere diritto e i requisiti richiesti ai produttori per ottenerli (articolo 3), fissa le modalità di effettuazione delle riprese (articolo 4) e le quote in percentuale degli apporti finanziari dei coproduttori (articolo 5) e considera la possibilità di realizzazione di coproduzioni multilaterali (articolo 6).
L’Accordo disciplina altresì gli aspetti relativi alla comproprietà dei diritti di proprietà intellettuale (articolo 7), stabilisce facilitazioni alla circolazione del personale tecnico, creativo ed artistico e della relativa attrezzatura di produzione dell’altra Parte (articolo 8) e fissa i termini per il saldo degli apporti da parte del coproduttore minoritario (articolo 9) e per la distribuzione dei mercati e dei proventi (articolo 10).
Ulteriori articoli dell’intesa disciplinano le modalità, rispettivamente, per l’esportazione delle opere coprodotte in Paesi dove viga il contingentamento nella commercializzazione (articolo 12), per l’apposizione delle diciture di identificazione delle opere (articolo 13), per la presentazione delle stesse ai Festival internazionali (articolo 14) e per l’approvazione dei progetti di coproduzione (articolo 15). Ad una Commissione Mista viene affidato il compito di vigilare sulla regolare applicazione dell’Accordo (articolo 16). L’Allegato al testo dell’intesa bilaterale individua, infine, le norme procedurali per l’ammissione ai benefici della coproduzione.
(Car.Di)