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Screen in green: premiati i film che promuovono temi ambientali

22-09-2022 Reading time: 3 minutes

Con la prima premiazione della 37° edizione del Premio Solinas, alla Maddalena, si conclude Screen in Green, il primo concorso per il cinema e l’audiovisivo nato su input del Ministero della Transizione Ecologica per promuovere i temi ambientali all’interno della scrittura per la televisione e il cinema, rivolto a tutti i giovani tra i 18 e i 30 anni. Il concorso è stato realizzato dalla Fondazione Sardegna Film Commission con il supporto del Premio Solinas e promosso con la collaborazione di Green Cross Italia, centrando la creazione di contenuti sulla transizione ecologica quale fulcro essenziale nella lotta all’emergenza climatica e all’educazione delle nuove generazioni di spettatori sugli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile.

Il Premio Miglior Soggetto Serie Tv va a Conigli neri, di Davide Angiuli, a Il Borgo, di Luigi Patti, e a Purocielo, di Angelica Andreetto, Michele Greco e Francesca Miranda Rossi. Il Premio Miglior Sceneggiatura Cortometraggio va a Nei tuoi panni, di Giulia Orati, a Gaia, di Vittoria Benedetti e a Lo chiamavano street food, di Raffaele Grasso. Vincono Premio Miglior Sceneggiatura Lungometraggio: Green Lawyer di Alessandra Bassolino, Linfèa, di Damiano Salvatore Antonini e Giorgia Terranova, Le strade sono piene d'acqua, di Diletta Dan, Rebecca Gatti e Enrica Polemio, Il Minatore, di Francesco Rossi e Nido di pietra, di Simone Montacci.

La proclamazione dei vincitori è stata anticipata dal convegno Storie, innovazione tecnologica e sostenibilità, introdotto da Annamaria Granatello, direttrice artistica del Premio Solinas, che ha lasciato subito spazio all’intervento di Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission: «È ormai giunto forte e chiaro il segnale dal mondo in cui stiamo vivendo: l’emergenza climatica fa parte del nostro quotidiano e dalla natura dobbiamo trarre ispirazione per invertire questa tendenza. Proteggere la biodiversità, cambiare il nostro rapporto di sfruttamento delle risorse naturali, studiare e condividere con la scienza le straordinarie ricerche in corso. La nostra missione è dare voce a chi non ha voce trasmettendo un messaggio che sia aperto alla speranza, attraverso un sano pragmatismo. In questo senso il cinema e la televisione possono fare moltissimo, introducendo gli spettatori alle storie esemplari che possono ispirare, e motivare le persone ai cambiamenti radicali che ci attendono».

(Mo.Sa.)