Share

L’ultima notte di Amore: Favino, poliziotto in crisi nella Milano criminale

03-03-2023 Reading time: 5 minutes

È ambientato in una Milano notturna, in cui sembra non arrivare mai la luce, L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano, a Berlinale Special Gala e nelle sale italiane dal 9 marzo. Il film racconta la vicenda di Franco Amore (interpretato da Pierfrancesco Favino ), un poliziotto alla sua ultima notte di servizio prima della pensione. In divisa da quando aveva vent’anni, di sé racconta che per tutta la vita ha sempre cercato di essere una persona onesta, un poliziotto che in 35 anni di onorata carriera non ha mai sparato a un uomo. Ma quella notte sarà più lunga e difficile di quanto avrebbe mai potuto immaginare, e metterà in pericolo le sue convinzioni e ciò che conta per lui. “Il film inizia quando l’uomo è portato a fare una scelta, un compromesso morale che metterà in crisi la sua esistenza”, sottolinea Andrea Di Stefano, che per la prima volta gira in Italia (di produzione americana i suoi  precedenti Escobar e The Informer):

“Ritenevo fondamentale raccontare un uomo con l’ambizione di essere onesto, qualcosa che è differente dall’esserlo, il quale era partito all’inizio della sua carriera con un’idea precisa di cosa dovesse significare l’idea di essere agente, un servitore dello Stato, ma che poi la vita ha portato in una direzione diversa".

Set a Milano, la scintillante città della moda che rivela il suo lato criminale

Rispetto all’ambientazione del film a Milano, mostrata anche in una lunga e bella inquadratura dall’alto realizzata in elicottero, Andrea Di Stefano sottolinea quanto gli sembrasse interessante ambientare il film in un’arena che è stata sempre descritta come la scintillante città della moda. ( Scopri tutte le location del film)

“Volevo raccontare una storia realistica sul panorama criminale contemporaneo a Milano, anche perché le altre grandi metropoli italiane erano già state raccontate da un punto di vista criminale. Mi interessava offrire una narrazione realistica, e per questo abbiamo lavorato alla sceneggiatura basandoci su ricerche e atti processuali e lavorando insieme a agenti DIA, poliziotti, carabinieri. La struttura odierna del mondo criminale a Milano è cambiata, la cosa che ci ha stupito è che oggi ci sono bande criminali con origini geografica diversa che fanno affari tra loro”.

"Noi tutti siamo costantemente circondati dal successo, ma a Milano, città in cui si concentra il benessere, è maggiormente evidente - continua Pierfrancesco Favino - . Qualcosa con cui un uomo che vive per strada, come il protagonista del film, ci si confronta tutti i giorni”. Così, quando gli arriva la possibilità di fare un salto nel cono di luce che da sempre vede a fianco, e che gli appare innocuo, lo fa in una città che sembra ripetergli continuamente: ‘tu meriti di più, meriti la luce’. “Proprio quello che ci ripetono continuamente tutti i giorni i social, su cui vengono ostentati continui successi, riflettori sempre accesi. Ma viene da chiedersi se quel cono di luce possa illuminare o piuttosto bruciare”.

 “C’è una certa moda nel raccontare una violenza molto spinta nei film d’azione, all’americana - continua il regista - ma noi volevamo realizzare qualcosa di profondamente italiano". Un’italianità rimarcata negli stessi tratti caratteriali del personaggio, come sottolinea pure Favino: una persona comune con le sue zone d’ombra, della quale ti puoi fidare, divertente con gli amici e anche un po’ ingenuo. Qualcuno di cui gli altri si approfittano, che non pensi potrebbe mai reagire. Ma quando la sua stessa vita è messa in pericolo, deve provare a salvarsi, facendo qualcosa di sorprendente:

“Il fatto stesso che sia un agente che non pensa di essere un supereroe lo rende molto italiano. Per tutto il film rimane il dubbio se possa farcela o meno, e questo rende più interessante l’intera narrazione. Non succederebbe mai con un poliziotto interpretato da Denzel Washington! Franco Amore e la sua decisione si inseriscono in quello spazio che c’è tra l’onesto e il fesso. Anche il pensare che se sei troppo onesto sei fesso è una cosa totalmente italiana”.

L'ultima notte di Amore, colonna sonora e trailer

Le musiche originali di L’ultima notte di Amore sono del compositore catanese Santi Pulvirenti, che ha firmato, tra l'altro, le colonne sonore dei film di Pif (La mafia uccide solo d’estate, E noi come stronzi rimanemmo a guardare, In guerra per amore).

 

Tutte le location del film

 

(di Carmen Diotaiuti)