Va in onda su Rai 1 il 15, 22 e 25 aprile in prima serata la miniserie Fuochi d’Artificio, diretta da Susanna Nicchiarelli e tratta dall’omonimo libro di Andrea Bouchard, girata in Piemonte, nella Val di Susa e in diversi comuni delle Alpi piemontesi. Scritta da Marianna Cappi e Susanna Nicchiarelli con la collaborazione di Andrea Bouchard, la serie ha avuto una fase di preparazione di 9 settimane a Torino (presso la sede di Film Commission Torino Piemonte), a partire da fine febbraio 2023. Le riprese hanno avuto inizio l'8 maggio per terminare intorno alla metà di agosto.
Storia di quattro ragazzi negli anni della Resistenza antifascista, “Fuochi d’Artificio” è prodotta da Domenico Procacci e Laura Paolucci per Fandango e Costanza Coldagelli per Matrioska in collaborazione con Rai Fiction.
Le riprese sono realizzate interamente su territorio piemontese, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte che ha sostenuto il progetto anche attraverso il proprio bando di sviluppo. La Val di Susa e diversi comuni delle Alpi piemontesi protagonisti assoluti della storia che mette al centro la grande avventura partigiana di quattro giovani sul finire della Seconda Guerra Mondiale: il Forte di Exilles, dove è stato ricostruito un comando nazista insieme ad alcuni luoghi del Comune di Exilles, oltre a Oulx dove è stata allestita la casa dei nonni della protagonista Marta, alla frazione Rochemolles (Comune di Bardonecchia), e Cesana. I Comuni di Bardonecchia, Oulx, Cesana - tutti parte della Rete regionale di Film Commission Torino Piemonte, coinvolti anche grazie alla proficua collaborazione con UNCEM Piemonte – sono inoltre stati scelti dalla produzione, insieme al Comune di Sestriere e al Comune di Susa per organizzare complessivamente dieci giornate di casting sul territorio.
Una forte componente piemontese anche nella troupe, con professionisti locali (circa 40) impiegati in tutti i reparti, dalla produzione, regia, fotografia a suono, trucco e montaggio, tra cui Arianna Trono come Direttore di Produzione, Alfredo Ferrentino come Ispettore, Joseph Geminale come Location manager, la Casting Director Brenda Civico per comparse e piccoli ruoli, il fonico Mirko Guerra, la microfonista Sonia Portoghese, il musicista Max Viale e Stefano Cravero al montaggio.
Una grande avventura partigiana e una storia d’amore e di amicizia, raccontata dal punto di vista di una ragazza tredicenne, Marta. 1944, Alpi piemontesi. Quattro adolescenti sognano la fine della guerra e il momento in cui riabbracceranno i genitori e i fratelli maggiori. Quando scoprono, per caso, che la loro età gli consente di evitare sospetti e perquisizioni, decidono di aiutare in segreto i partigiani, senza farsi scoprire. Marta, Davide, Sara e Marco diventano così “Sandokan”, il misterioso ribelle che mette in difficoltà i nazisti e i fascisti della valle. Tra ripide salite e discese mozzafiato, tra enormi pericoli e grandi prove di coraggio, i quattro ragazzini contribuiranno alla vittoria finale della Resistenza e alla liberazione d’Italia dall’occupazione nemica.
Nel cast, tra i protagonisti Anna Losano (Marta), Luca Charles Brucini (Davide), Carlotta Dosi (Sara), Lorenzo Enrico (Marco), Carla Signoris (Nonna di Marta), Bebo Storti (Nonno di Marta), Gabriele Graham Gasco (Matteo), Alessandro Tedeschi (Stefano Bertin), Barbara Ronchi (Nene), Francesco Centorame (Vittorio), David Paryla (Tenente Klaus), Cristina Pasino (Marcella), Iris Fusetti (Mamma di Sara), Fabrizio Coniglio (Sergio Bottero), Bruno Orlando (Gian Maria), Matteo Josè Vercelli (Drago), Davide Lorino (Emilio), Elena Arvigo (Professoressa Giraudo), Nicolai Selikosvky (Riccardo), Paolo Briguglia (Comandante Libero), Stefano Saccotelli (l'uomo nella battaglia).
La miniserie ha al centro un gruppo di ragazzi impegnati a cacciare fascisti e nazisti dalla loro vallata. Una straordinaria avventura partigiana, una storia d’amore e libertà, amicizia e coraggio, che nasce da un autentico innamoramento per il libro di Andrea Bouchard da parte della regista, "un libro che i ragazzi di tutte le età adorano perché appassionante, avvincente, buffo e a tratti commovente".
Fino ad ora non esistono prodotti televisivi o cinematografici per ragazzi che parlino della Resistenza in termini così semplici e al tempo stesso profondi e la vicenda, per come è articolata, è piena di suspence e avventura, pur trattando temi delicati e importanti", ha sottolineato Susanna Nicchiarelli, che rispetto alla scelta dei luoghi di riprese nelle montagne piemontesi ha aggiunto: "L’ambientazione è una cornice estetica favolosa per l’avventura di questi ragazzi: i percorsi, la paura dei lupi, le biciclette, i rifugi, il fiume e le chiesette abbandonate assieme alla fattoria dei nonni e il famigerato Forte di Bevasca diventano nella vicenda una cornice estremamente suggestiva, a tratti incantata".