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Apocalisse e fisica del tempo nell'ultimo film di Liliana Cavani

30-08-2023 Reading time: 3 minutes

VENEZIA - Se scoprissimo che il mondo potrebbe finire nel giro di poche ore, che cosa ne faremmo del tempo restante? È quello che accade al gruppo di amici protagonisti dell’ultimo film di Liliana Cavani, L’ordine del tempo, Fuori Concorso a Venezia 80, dove la regista ritira il Leone d’Oro alla Carriera. Dal momento della rivelazione della possibile apocalisse, effetto di un meteorite che punta dritto alla terra, il tempo dell’attesa che separa i personaggi dalla fine sembra scorrere in maniera differente. Tra paura, nostalgia, stupore, incertezza, speranza, ognuno si ritrova a comprendere se stesso nell’inevitabile e insostenibile leggerezza della rivelazione all’altro.

Il film arriva nelle sale dal 31 agosto con Vision Distribution, ispirato all’omonimo testo del fisico Carlo Rovelli, che si interroga su uno dei misteri della fisica con cui ogni giorno gli esseri umani entrano in contatto: l’ordine temporale che detta le leggi dell'evoluzione dell’universo. “Fra certezza e totale incertezza vi è un prezioso spazio intermedio, ed è in questo spazio che si svolgono la nostra vita e il nostro pensiero”, si legge nella prefazione del libro.

“Quando sono molto presa da una lettura mi viene il desiderio di ricavarne un film per condividere col pubblico l’interesse e le emozioni - rivela Liliana Cavani - La vita è una specie di viaggio che noi umani facciamo nell’Universo secondo un programma che noi esseri umani non abbiamo scelto ma che però accade così come tutto accade secondo l'Ordine del Tempo.

L’ordine del tempo: dove è stato girato

Girato in buona parte in una villa che si affaccia sul mare di Sabaudia, dove i protagonisti, riuniti per festeggiare un compleanno, si ritrovano d’improvviso ad attendere l’arrivo della catastrofe naturale che spazzerà via l’umanità.  La spiaggia su cui affaccia la villa e dove si affrontano le discussioni dei protagonisti ha come sfondo torre Paola, una torre difensiva del Cinquecento posta sul Promontorio del Circeo al confine tra il tratto costiero di Sabaudia e quello di San Felice Circeo.

Alcune scene sono state girate presso presso l’Osservatorio astronomico di Monte Porzio Catone (Roma) e presso l’Abbazia DI Fossanova a Priverino (Latina).

Tra i protagonisti del film, Edoardo Leo, nei panni dello scienziato di fama che rivela agli amici l’imminente catastrofe, racconta l'esperienza sul set: “Abbiamo vissuto in maniera simile ai personaggi che interpretavamo. Il film è stato girato in sequenza, noi siamo stati un intero mese a Sabaudia, in un albergo accanto alla casa dove abbiamo poi girato, dove c’eravamo solo noi, perché era fine stagione. Inevitabilmente ci siamo posti le domande che si fanno i nostri personaggi: Che cosa faresti se scoprissi che questi sono gli ultimi giorni che tutto il mondo sta per vivere? Non sempre ci siamo dati la risposta, ma abbiamo messo questa riflessione dentro al film”.

L’ordine del tempo: il trailer 

(Carmen Diotaiuti)