Venezia 80: Leone d'argento Miglior Regia a Io Capitano di Matteo Garrone cui va anche il Premio Marcello Mastroianni, assegnato a un attore o attrice emergente, per il giovane senegalese Seydou Sarr, qui al suo esordio.
"Questo premio sarà di grande aiuto per il film, gli darà la possibilità di avere un pubblico più ampio", commenta commosso il regista che dedica anche un pensiero al Marocco, tra le location del film, colpito dal devastante terremoto: "Il film è stato girato in Senegal, ma anche in Marocco, e quindi un pensiero va al Marocco e alla tragedia che c'è stata oggi".
"Questo film racconta il viaggio attraverso l'Africa di due ragazzi migranti che cercano di arrivare in Europa e lo fa attraverso il loro punto di vista. Mi sono aggrappato alle loro storie, al loro vissuto, cercando di dare voce a chi di solito non ce l'ha. È un film che racconta fondamentalmente di un'ingiustizia che fa sì che questi ragazzi siano costretti a rischiare la vita per viaggiare. È una violazione dei diritti umani. Mi interessava poi raccontare il viaggio dal loro punto di vista, un viaggio epico perché questi ragazzi sono gli unici portatori di un'epica contemporanea. Spero dia una prospettiva diversa con questo viaggio visto dall'interno e questo grazie all'interpretazione cristallina di Seydou Sarr che va diritta al cuore".
“Un premio che dimostra tutta la vitalità del nostro cinema. La più grande industria creativa della nazione, capace di portare ovunque l'immaginario italiano, sta conoscendo un momento d'oro che abbiamo il dovere di sostenere", commenta il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Al film anche i complimenti del Sottosegretaria di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni: "Una grande opera il suo racconto tenero di due adolescenti che si imbattono in una realtà cruda che niente ha del sogno che loro si aspettavano. Le mie più sincere congratulazioni a un regista da anni al centro della scena con i suoi titoli di successo e tra i protagonisti indiscussi della ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. E congratulazioni a un ragazzo, Seydou Sarr, che ha dimostrato un incredibile talento. I miei complimenti vanno poi a tutti gli italiani, premiati e non, che hanno fatto grande anche questa edizione del Festival di Venezia".
Tra i premi collaterali, al film è stato assegnato il Leoncino d'Oro istituito da AGISCUOLA e promosso da A.G.I.S., A.N.E.C. e David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano, Giunto alla 35° edizione, il Leoncino è divenuto nel tempo uno dei premi collaterali più importanti e significativi della Mostra del Cinema di Venezia ed è stato assegnato al film di Garrone con la seguente motivazione:
“Un’odissea moderna che scuote nel profondo le coscienze. Una magistrale trasposizione in immagini di eventi di cui troppo spesso non abbiamo consapevolezza. Per il coraggio di una regia che sa perseguire idee ambiziose nonostante le immense difficoltà, per la verità nell’interpretazione, per la potenza di un racconto a metà tra sogno e realtà, in grado di trasmettere un messaggio universale di resistenza e solidarietà”.
Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, ha dichiarato: “Il cinema come strumento per coltivare passione e talento dei nostri giovani, la chiave per svilupparne senso critico e sensibilità, è l’obiettivo che il Ministero della Cultura si prefigge di raggiungere attraverso l’attività di formazione delle nuove generazioni al linguaggio audiovisivo. Lo stesso spirito con cui da ben 35 anni si rinnova questo appuntamento che vede proprio i ragazzi nella parte dei protagonisti, uno dei più attesi della Mostra del Cinema di Venezia. Un’emozione avervi partecipato”.
A Matteo Garrone va anche il Premio Civitas 2023, il riconoscimento che privilegia un’opera cinematografica che presenta storie ed esempi di coesione sociale tra generazioni e valorizzazione della persona anziana o disabile. Il premio è stato assegnato “per la capacità di accompagnare l'odissea dal Senegal all'Italia di Seydou e Moussa (Seydou Sarr e Moustapha Fall) senza abdicare alla speranza, esaltando il valore della solidarietà intergenerazionale e della coesione sociale. Matteo Garrone ritrova Pinocchio e ammonisce il pubblico sulla necessità di fratellanza universale: l'umanesimo come cifra poetica, indirizzo stilistico, imperativo morale”.
Assegnato al film il Soundtrack Stars Award 2023 per la miglior colonna sonora al compositore Andrea Farri, autore delle musiche del film, edite da Sony Music Publishing. “Un viaggio – si legge nella motivazione - che accende il film di emozioni e sentimento accompagnando il ‘colore’ di un racconto che attraversa le sonorità etniche delle percussioni senegalesi come le note struggenti che evocano i ricordi della terra lontana. Una ricerca musicale che recupera la tradizione ma dà al sogno e all’avventura dei due giovani protagonisti anche il ritmo del rap.”
La Giuria del Premio FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub), giunto alla Trentunesima edizione ha attribuito il Premio FEDIC destinato all’opera che meglio riflette l’autonomia creativa e la libertà espressiva dell’autore al film di Matteo Garrone, cui va anche Green Drop Award, assegnato anche all'altro film della Mostra che affronta il tema dei processi migratori, Il confine verde di Agnieszka Holland.