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A Cinecittà si Mostra gli abiti dei film in sala

11-10-2023

L'esposizione degli studi di via Tuscolana si rinnova presentando capi di opere recentissime: tra queste, molti film girati in Italia

A pochi giorni dall’inizio della Festa di Roma, momento in cui la Capitale celebra la settima arte grazie ai tanti eventi del festival, Cinecittà si Mostra rinnova il suo allestimento di preziosi costumi di scena con un occhio di riguardo ai titoli recenti. Un percorso da non perdere per gli appassionati di cinema e tv che consente di scoprire i segreti artigianali dietro alla realizzazione di film e serie grazie all'allestimento di monili, oggetti di scena e costumi originali. Dieci le novità selezionate per questo autunno dall’esposizione permanente degli studi di via Tuscolana, visitabili da lunedì 16 ottobre e con appuntamenti speciali guidati per due weekend, 21-22 ottobre e 28-29 ottobre, alle ore 11, previa prenotazione a didattica@cinecitta.it.

Tra questi, la giacca di pelle di Pierfrancesco Favino nei panni di Salvatore Todaro per il film Comandante di Edoardo De Angelis, che dopo aver aperto il Festival di Venezia si appresta ad arrivare in sala il 31 ottobre. Girato tra Taranto e Roma, ha come ambientazione principale il sommergibile Cappellini della Regia Marina del 1940, ricostruito in collaborazione con Cinecittà (tutte le location). Il giaccone di pelle lisa (Sartoria Tirelli) e un berretto da marinaio (Sartoria Nori) indossati da Favino sono collocati a coprire un completo blu composto da un lupetto di lana e pantaloni di fustagno. Il costume è disegnato da Massimo Cantini Parrini già vincitore di 1 premio Efa, 5 David di Donatello e 3 Nastri d’Argento.

In esposizione anche il tailleur in lana che sottolinea il piglio di Matilda De Angelis nella serie La legge di Lidia Poët di Rovere e Lamartire. I costumi, così come l’ambientazione torinese (qui il dettaglio delle location), contribuiscono a ricostruire un’epoca, quella di fine Ottocento, in cui era quasi impossibile per una donna svolgere professioni considerate tipicamente maschili come l’avvocato . Il tailleur di lana grigia (Sartoria Tirelli) con passamanerie rosse e bottoni rivestiti indossato da Matilda De Angelis è memorabile al punto da essere stato usato anche per la seconda stagione, ancora inedita e anche questa girata a Torino. Per il guardaroba della prima avvocatessa d’Italia, figura realmente esistita, il costumista Stefano Ciammitti ha deciso di unire lo stile classico vittoriano a fantasie quasi punk. Il risultato sono creazioni con una grande attenzione ai tessuti come quelli delle tessiture veneziane Bevilacqua e Fortuny, che mescolano nuovi pezzi al recupero di originali.

Tripudio di tessuti a contrasto, come tradizione vuole, per il pittoresco abito di Zsolt Anger, alias il Direttore del Circo Budavari ne Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti: pellicola in concorso quest'anno al Festival di Cannes, appena arrivata in streaming dopo il successo di pubblico in sala, e girata in parte a Cinecittà (qui tutte le location). Per realizzare il completo spezzato (Sartoria Il Costume) formato da pantaloni gessati in velluto, gilet damascato e giacca in cotone e raso rosso con rever di paillette, la costumista Silvia Segoloni ha dapprima studiato gli abiti degli artisti nei circhi ungheresi degli anni '50 e poi ha lavorato al fianco di veri circensi per comprenderne meglio le esigenze tecniche.

Nelle teche dell'esposizione perfino l'originale foggia di un'armatura sui generis (Costumi d'arte - Peruzzi) quella di Lino Musella in Il Pataffio (2022) di Francesco Lagi, ideale sequel de L'Armata Brancaleone che ha visto l'attore indossare un lungo corpetto trapuntato realizzato da cotone grezzo con finiture in pelle e vere piume. L'abito è ideato dal premio David di Donatello Mariano Tufano.

(Mo.Sa.)