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“Film and Audiovisual Funding in Italy” inaugura Italia Country in Focus a Berlino. IFM tra gli ospiti

16-02-2024

BERLINO – Prende il via all’European Film Market di Berlino con l’importante incontro sul panorama normativo e i sistemi di finanziamento dell’industria cinematografica italiana “Film and Audiovisual Funding in Italy”, l’anno in cui l’Italia è protagonista assoluta come “Country in Focus”. A introdurre l’appuntamento l’ambasciatore d'Italia in Germania Armando Varricchio, che ha sottolineato le opportunità che rendono il nostro Paese set ideale per film e contenuti audiovisivi: “Il cinema è il biglietto da visita perfetto per l’Italia, da sempre associato alla cultura italiana, alla nostra eredità, grazie ai nostri grandi professionisti, non solo creativi, registi, attori, ma anche tutti coloro che lavorano in questa industria. Non è un caso che così tanti Premi Oscar nel tempo abbiano riconosciuto l’abilità e l’esperienza dei lavoratori della filiera. È il luogo ideale per girare film e produrre contenuti audiovisivi: tutte le Regioni italiane hanno istituito importanti Film Commission, che sono qui a Berlino per esporre tutte le opportunità messe in campo per chi viene a girare e produrre in Italia. Siamo consapevoli che dobbiamo affrontare una grande concorrenza da parte di tanti Paesi che offrono svariate opportunità ed è per questo che il Governo italiano ha deciso di mettere a disposizione tutta una serie di strumenti importanti, come il tax credit, in modo che girare film in Italia divenga interessante anche da un punto di vista economico”.

Ferdinando Fiore, Direttore ICE, ha illustrato le attività dell’agenzia governativa correlata al Ministero degli Esteri: “L’ICE ha l’obiettivo di promuovere l’Italia nel mondo, attraverso una serie di attività come la partecipazione a eventi internazionali, ma anche di attrarre investimenti stranieri verso il nostro Paese. L’agenzia non si focalizza solo sui settori tradizionali del Made in Italy - moda, design, cibo e vino - ma si dedica anche all’industria audiovisiva, attraverso un ufficio dedicato con base a Roma, la partecipazione a una serie di Mercati internazionali e la cooperazione con gli attori più importanti della filiera, come la DGCA del MiC, le Film Commission, Cinecittà, le associazioni di categoria come ANICA e APA”.

Roberto Stabile, Responsabile dei Progetti Speciali della DGCA del MiC presso Cinecittà ha sottolineato l’importante lavoro che si sta facendo in Italia per portare il nostro cinema all’estero e favorire sempre di più le co-produzioni. “Il nostro lavoro si articola lungo tre linee principali: la prima è creare opportunità di co-produzioni in tutti i Festival e i Mercati internazionali, favorendo l’incontro tra produttori. La seconda linea consiste nel favorire la circolazione del prodotto audiovisivo italiano e, tramite il Film Distribution Fund, nel supportare economicamente i distributori stranieri che comprano i film italiani, dando loro 50mila euro per la distribuzione nei cinema e fino a 15mila euro per la distribuzione online. Infine, la terza linea d’azione consiste nel favorire chi viene a girare in Italia, non solo a Cinecittà, ma anche nelle nostre meravigliose regioni dove, oltre ai fondi statali, si sommano quelli regionali e dove possiamo contare sul supporto delle Film Commission locali. Per tutti questi motivi il nostro oggi è il Paese migliore per i contenuti audiovisivi, per cui venite a girare in Italia, stringete co-produzioni con i produttori italiani e comprate i nostri film!”

Rossella Gaudio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC ha illustrato alcuni degli strumenti normativi a favore del settore, di cui il tax credit, con il budget più alto, è sicuramente il più rilevante. “Il nostro tax credit è molto competitivo, potendo arrivare a sostenere il 40% dei costi. Abbiamo poi a disposizione due tipi di contributi, uno automatico, l’altro selettivo. Il primo è un contributo dato alle compagnie iscritte nel Registro delle imprese, per cui quelle che chiudono accordi di co-produzione hanno accesso a punti extra e quindi ad un extra budget da investire nel proprio progetto. I contributi selettivi, invece, premiano progetti di alta qualità che fanno fatica a trovare finanziamenti, scelti da una Commissione di esperti. Se poi il progetto è una co-produzione, si ha diritto a un punto in più ai fini della selezione. Abbiamo, inoltre, strumenti specifici per favorire le co-produzioni, come il Minority Co-Production Fund, che ammontava a 5 milioni di euro nel 2019, mentre ora siamo a 6 milioni di euro, risultato di cui siamo molto soddisfatti. Il Fondo annuale per il cinema e l’audiovisivo, inoltre, ammonta quest’anno a 750 milioni di euro, uno dei più alti in Europa, aggiungendosi così al nostro grande patrimonio culturale e all’alto livello dei nostri professionisti”.

Nicola Maccanico, AD di Cinecittà, è intervenuto rimarcando il ruolo dell’Italia e di Cinecittà all’interno di un panorama internazionale di mercato dell'audiovisivo in forte crescita: “In questo momento l’Italia è in una situazione particolarmente favorevole. Durante il boom di Cinecittà negli Anni ’60, avevamo grandi talent, grandi registi e produttori e numerosi buyers americani desiderosi di investire nel nostro Paese. Ora ci troviamo nella stessa posizione, ma con una differenza, il tax credit, che, insieme a tutta una serie di agevolazioni finanziarie, ha reso l’Italia fortemente competitiva sul mercato internazionale, aprendo un ventaglio di nuove opportunità. Per il settore audiovisivo italiano, Cinecittà rappresenta le infrastrutture. Siamo in gradi ospitare grandi produzioni, senza rinunciare a nulla dal punto di vista creativo e delle infrastrutture. Abbiamo investito molto anche in tecnologia: è grazie alla Virtual Reality - un’opportunità non solo per grandi ma per ogni tipo di produzione - che gli Studios sono in grado di offrire molti più servizi. Girare a Cinecittà garantisce un controllo sui costi di produzione e una maggiore sicurezza durante le riprese. L’Italia è ora un Paese non solo dove venire a girare disponendo di bellissime location, ma dove poter anche finire i film, rimanendo nel Paese, e questo fa tutta la differenza del mondo”.

Il panel, moderato da Nick Vivarelli di Variety,  è stato anche l’occasione per illustrare Italy for Movies ai numerosi operatori internazionali presenti: "Una risorsa maneggevole, completa, sempre aggiornata, che offre un quadro riepilogativo di tutta la vasta gamma di informazioni sulle opportunità di finanziamento e sulle location disponibili per chi decide di girare in Italia", ha sottolineato il responsabile operativo e vicedirettore Carmen Diotaiuti. "Un ampio archivio composto da oltre duemila schede di potenziali, spettacolari, set, complete di informazioni tecniche sulla location e contatti della locale film commission; e da più di cento schede incentivi, che è possibile filtrare anche in base alla nazionalità dei beneficiari (operatori italiani, europei oppure extraeuropei). Oltre a una vasta gamma di informazioni relative ai luoghi dei film, inclusi itinerari cinematografici e news quotidianamente aggiornate. A conferma della vocazione del portale nel promuovere a tutto tondo l’Italia come luogo ideale dove girare il proprio film".