Il mio posto è qui diretto da Daniela Porto e Cristiano Bortone con Ludovica Martino e Marco Leonardi arriverà nei cinema dal 9 maggio distribuito da Adler Entertainment.
Il mio posto è qui è scritto e co-diretto da Cristiano Bortone – regista e produttore, vincitore nel 2008 un David di Donatello con Rosso come il cielo e regista nel 2016 di Caffè la prima coproduzione ufficiale tra Italia e Cina – e Daniela Porto, autrice del romanzo omonimo da cui è tratto il film, uscito con Sperling & Kupfer e al suo esordio come regista e sceneggiatrice.
Il film è stato prodotto da Orisa Produzioni in co-produzione con Goldkind Filmproduktion (Germania), con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission, Apulia Film Commission e della Regione Lazio, Fondo Lazio Cinema International, POR-FESR 2014-2020.
Il mio posto è qui racconta con verità e coraggio e un taglio fortemente realistico una storia di amicizia ed emancipazione ambientata nella Calabria rurale degli anni Quaranta, sullo sfondo dei cambiamenti sociali dell’Italia del dopoguerra.
Marta è una ragazza madre che per la sua condizione scomoda viene promessa in sposa ad un uomo che non ama. Conosce Lorenzo, l’assistente del parroco, noto come l’uomo dei matrimoni ma scansato da tutti per la sua omosessualità. Tra loro nasce un intenso rapporto. Grazie a Lorenzo, Marta entra in contatto con quella comunità nascosta e per lei sconvolgente di omosessuali e, lentamente, comincia a prendere coscienza dei suoi diritti come donna. Ma in quell’angolo remoto di mondo sarà costretta a difendersi in ogni modo dai pregiudizi e dalla cultura patriarcale che la circonda.
Le riprese de Il mio posto è qui si sono svolte tra Gerace (RC), storico borgo della Locride in Calabria, e Gioia del Colle in Puglia (qui tutte le location), in luoghi suggestivi che raccontano un’Italia dimenticata.
“La prima parte del film è stata realizzata in Calabria, che ha offerto la cornice del paese in cui la storia ambientata – ha commentato Cristiano Bortone –. In Puglia abbiamo però deciso di realizzare la maggioranza degli interni e delle costruzioni essendo il film in costume e quindi avendo esso la necessità di ambienti ricreati coerenti con l’epoca. La Puglia, infatti, negli anni è cresciuta molto e ormai ha infrastrutture, troupe e professionalità di altissima qualità. Dopo diversi film che ho fatto qui, per me è sempre un grandissimo piacere ritornare a lavorare in questa terra che è anche la mia regione di origine”.
Presentato al Bif&st 2024 in concorso nella sezione ItaliaFilmFest/Nuovo Cinema Italiano, il film si è aggiudicato due premi. Ai registi Daniela Porto e Cristiano Bortone è andato il Premio Giuliano Montaldo per la Miglior Regia, "per aver raccontato con forza, semplicità e rispetto una storia esemplare di emancipazione e lotta al pregiudizio in un luogo e in un tempo apparentemente lontani". La protagonista Ludovica Martino si è aggiudicata il Premio Mariangela Melato come Migliore Attrice "per aver illuminato l’intero film e aver interpretato con credibilità ed emozione la figura di una donna che contro ogni possibilità riesce a prendere in mano la sua vita".
La Calabria Film Commission, tra i sostenitori del progetto dal primo ciak, si congratula per i prestigiosi premi. “Accogliamo con soddisfazione – ha commentato Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario di Calabria Film Commission – il doppio premio ricevuto da “Il mio posto è qui” al Bif&st 2024. La migliore regia per Daniela Porto e Cristiano Bortone - e la migliore attrice per Ludovica Martino certificano la bontà della nostra scelta nel sostenere l’opera, di qualità nella direzione del film e nell’interpretazione attoriale. Così si dà luce e visibilità anche al paesaggio della Calabria, nella sua bellezza senza tempo, anche di una ricostruzione storica ben realizzata. Un modo efficace di promuovere il territorio”.
Anche Apulia Film Commission, nella figura del Direttore Antonio Parente, esprime la massima soddisfazione per aver sostenuto ed ospitato un'opera così originale: “Ci auguriamo che il film possa avere una larga diffusione anche grazie a questo meritato riconoscimento”.
(Mo.Sa.)