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Tax credit alla produzione: le principali novità

31-08-2024 Redazione Reading time: 5 minutes

Dati, misure principali e decreti direttoriali del nuovo decreto Tax credit produzione

VENEZIA -  Ottimizzazione delle risorse e dei criteri per la concessione del tax credit a sostegno dei talenti e delle produzioni cinematografiche e audiovisive italiane, maggior supporto alle piccole e medie imprese del settore e tutela della creatività dei nostri artisti in materia di utilizzo dell’I.A.Sono queste alcune delle novità frutto della revisione allo strumento del tax credit produzione presentate nel corso di un evento promosso da DGCA-MiC e accolto dall’Italian Pavilion – coordinato da MiC e Cinecittà – all’Hotel Excelsior a Venezia Lido che si è svolto nell’ambito della 81ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

“Rafforzare il sistema produttivo operando una distinzione chiara e regolamentata tra le opere pensate sul mercato e per il mercato e quelle “difficili” – dichiara il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni “ Sostenere gli artisti e le maestranze italiane, soprattutto i più giovani, tutelando il loro talento da un uso inappropriato delle nuove tecnologiche (come ad esempio l’I.A.), sostendendone lo slancio verso un panorama quanto più internazionale. Il tax credit, ci tengo a precisare, è stato pensato in un’ottica di crescita del comparto e le modifiche apportate vanno nella direzione di limare le storture emerse negli anni e valorizzare le nostre eccellenze per un’industria sana, da oggi ancora più forte”.

"Con il varo della riforma tax credit produzione, il settore riuscirà a ripartire con maggiore slancio", commenta Nicola Borrelli, Direttore della Direzione generale Cinema e Audiovisivo, "Le misure introdotte consentono infatti di raggiungere un maggiore equilibrio tra sviluppo competitivo dell’industria e tutela della creatività delle piccole e medie produzioni anche grazie al potenziamento dei contributi selettivi".

Tax credit produzione: le principali caratteristiche

  • Obbligo di operare nel rispetto del protocollo sulle norme contro le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro, nel settore cine-audiovisivo, sottoscritto tra le organizzazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative; 
  • Esclusi i costi relativi all’utilizzo dell’intelligenza artificiale riferiti alle prestazioni creative e artistiche (sopra la linea). Prevista eccezione per gli effetti speciali sugli Attori principali;  
  • Ai fini del calcolo del credito di imposta, eliminata l’eleggibilità dei costi sostenuti nello Spazio Economico Europeo fino ad una percentuale massima del 20% (resta per le sole opere di documentario e nelle sole ipotesi di comprovate esigenze artistiche e narrative);
  • Non più ammissibili le produzioni in appalto; 
  • Per l’affidamento di prestazione di servizi a terzi (service) si prevede, per l’esecuzione di singole parti di lavorazione dell’opera, l'eleggibilità dei relativi costi se sostenuti sul territorio italiano e a condizione che la società affidataria abbia sede legale in Italia e non proceda a sua volta a sub-contrattare a soggetti terzi in modalità cd. “a cascata”. In sede di rendicontazione, il produttore dovrà specificare le singole prestazioni eseguite dal service (specifiche in decreto direttoriale).
  • Limiti di intensità d’aiuto: 50% del costo dell'opera audiovisiva, innalzato a 60% per le produzioni di cui all’articolo 54, comma 7, lettera a), del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, al 100% per coproduzioni con Paesi DAC, all’80% per opere difficili. 
  • Prevista la possibilità che i crediti di imposta siano utilizzabili in compensazione con una percentuale del 70% all’approvazione della richiesta preventiva e per il 30% all’approvazione della richiesta definitiva (anziché 40% / 60%);
  • Introdotto limite massimo eleggibile al credito d’imposta dei costi del personale e delle figure professionali:
    •  il limite è pari all’importo previsto in CCNL, con incremento massimo del 20%, per i contratti stipulati o rinnovati dopo il 1°gennaio 2019 da associazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative. Per gli altri la disposizione si applica da data stipula o data rinnovo; in caso di mancato rinnovo, entro i 12 mesi successivi alla data di entrata in vigore del decreto, di contratti collettivi nazionali esistenti e non rinnovati dopo il 1°gennaio 2019, ovvero in mancanza di contratti collettivi nazionali, i limiti massimi eleggibili possono essere definiti con apposito decreto direttoriale; 
    • non si applica per le figure professionali per le quali trova applicazione la disposizione specifica prevista nella legge di bilancio per il 2024; 
    • si applica anche ai service che lavorano all’opera.

Tra le ulteriori novità introdotte: modificata la definizione di cortometraggio, la cui durata massima è ora considerata di 20 minuti invece dei precedenti 52 minuti; inclusi i diritti relativi alla realizzazione di stagioni successive nella definizione di diritti di elaborazione creativa. 

Sul sito della DGCA - MiC il dossier completo: cinema.cultura.gov.it/pubblicazioni/tax-credit-produzione-le-principali-novita/ 

(Car.Di)