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Piccioni gira in Romagna film su Pascoli, ‘Zvanì’. Federico Cesari protagonista

03-10-2024

Al via le riprese a Villa Torlonia a San Mauro Pascoli (FC) per il film diretto da Giuseppe Piccioni sulla vita di Giovanni Pascoli, Zvanì: titolo ispirato al soprannome romagnolo con cui i familiari lo chiamavano affettuosamente da bambino. Il film, con la sceneggiatura di Sandro Petraglia, ripercorrerà la vita del poeta, gettando luce sugli aspetti meno noti e conosciuti. Dando risalto, in particolare, al periodo giovanile, al suo animo inquieto e ribelle che lo portò a lottare contro le ingiustizie negli anni bolognesi.

Villa Torlonia, che ospita le riprese per circa una settimana, all’epoca la “Tenuta Torre”, è uno dei luoghi fondamentali della biografia e della poesia pascoliane dove il padre del poeta, Ruggero Pascoli, lavorava come amministratore e da dove partì il 10 agosto del 1867 con la famosa “cavalla storna” per non fare più ritorno a casa. 

Tra le altre città romagnole che ospiteranno la produzione: Santarcangelo, Bologna e Barga di Lucca.

A interpretare Giovanni Pascoli il giovane attore Federico Cesari, già protagonista di serie di grande successo come Tutto chiede salvezza e Skam Italia. Nel cast anche Benedetta Porcaroli, nei panni della sorella Mariù, Margherita Buy, Liliana Bottone e Riccardo Scamarcio. Il film è prodotto da MeMo Films, in collaborazione con Rai Fiction e con il sostegno dell’Emilia Romagna Film Commission,

“Siamo estremamente orgogliosi di questa produzione Rai sulla vita del nostro Zvanì – commenta il sindaco Moris Guidi Quest’opera rappresenta il coronamento di un importante lavoro di promozione e valorizzazione della biografia di Giovanni Pascoli, grazie agli studi e alla ricerca portati avanti proprio a San Mauro Pascoli negli ultimi anni. Con questo film un pubblico senz’altro più ampio e ancor più popolare avrà l’opportunità di conoscere un nuovo Pascoli, più autentico e quanto mai attuale e questo, sono certo, avrà ricadute importanti anche per il nostro territorio e in particolare per i nostri luoghi pascoliani”.

 

(Car.Di)