Arriva dal 10 ottobre su Amazon Prime il nuovo capitolo italiano del mondo di Citadel: Citadel: Diana, serie spy-action adrenalinica in sei episodi diretta da Arnaldo Catinari e con Matilda De Angelis nei panni della protagonista, la spia sotto copertura Diana Cavalieri, affiancata sul set da Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi, Julia Piaton, Thekla Reuten, Giordana Faggiano, Daniele Paoloni, Bernhard Schütz e Filippo Nigro.
A differenza della serie statunitense - interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, e con Stanley Tucci e Lesley Manville - la serie Original italiana è narrata dal punto di vista di un’agente infiltrata in Manticore, espediente che consente di ampliare lo sguardo sul mondo Citadel, andando oltre i confini dell’agenzia stessa per indagare il nemico e le sue strategie di dominio mondiale. La storia utilizza tutti i codici del genere spy, ma porta avanti anche una forte componente emotiva e relazionale, in cui la famiglia è tema cardine come ulteriore elemento di italianità apportato alla narrazione. Ogni serie nata dal mondo di Citadel (presto in arrivo anche la serie indiana) ha, infatti, per protagonisti talenti locali ed è creata e girata nel territorio in cui è ambientata, con l'obiettivo di restituirne una precisa identità culturale, che si rispecchia decisa anche nell'estetica data al personaggio principale:
"Ci serviva che Matilde indossasse una corazza riconoscile: c'è un grande rapporto con paesaggio e architettura, anche per dare italianità alla serie; il Razionalismo e il design sono alla base, con alle spalle un retro-futurismo. Ci serviva una corazza iconica che la potesse vestire: Giorgio Gregorini, premio Oscar, ha ideato la sua parrucca. La serie vuole essere iconica per essere ricordata per immagini", ha detto Arnaldo Catinari.
Citadel: Diana, conle musiche originali della band post-rock Mokadelic, è prodotta da Cattleya e Amazon MGM Studios, con la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo.
La serie è stata girata in diverse località italiane: a Milano, a Gibellina, a Palermo, a Scopello in provincia di Trapani, a Como, a Roma, a Pomezia, a Ravenna. Set anche in Svizzera e in Francia: a Lugano, al Passo del San Gottardo vicino Airolo, e a Parigi.
Proprio la ricchezza delle location è uno dei punti di forza della serie. A Milano, dove è ambientata principalmente la storia, sono state effettuate le riprese di buona parte degli esterni girando in Piazza Duomo, all’esterno di Palazzo Arengario, a City Life, nel quartiere di Porta Venezia dove di trova la casa di Diana (i cui interni sono stati ricostruiti in teatro di posa), all’ospedale Niguarda e davanti alla stazione Centrale, con un inseguimento su via Vittor Pisani che ha interessato oltre 70 addetti alla sicurezza e decine di veicoli guidati da stuntmen.
"Milano era una città meno sfruttata come luogo italiano - ha sottolineato il regista - lontano dalle immagini cliché, con un'architettura che si prestava al ricostruire un prossimo futuro connesso al passato e il Duomo era la chiave di partenza: quel Duomo distrutto è diventato un magnete che ha tenuto la creatività intorno, perché diceva in modo inquietante che anche noi non viviamo in un posto sicuro. Cosa potrebbe succedere qui tra non molto, se le cose dovessero andare storte? Questa spinta ci ha portato a creare l'immaginario della serie".
La produzione ha girato anche in Sicilia, con set a Gibellina, all’interno del Grande Cretto Gibellina, imponente opera di arte ambientale realizzata da Alberto Burri, una delle più importanti del panorama artistico italiano contemporaneo e testimonianza dell’evento catastrofico occorso al paese, all’esterno della chiesa Madre progettata da Ludovico Quaroni e all’interno del Teatro Consagra, opera rimasta incompiuta progettata dall’artista di cui porta il nome. Sono da segnalare, inoltre, la bellissima Tonnara di Scopello, Villa Igiea e alcune strade di Palermo.
A Como all’interno di Villa Erba a Cernobbio, gioiello dell’architettura di fine Ottocento, è stata allestita la dimora della famiglia Zani. Il gusto e la raffinatezza dei membri della famiglia si rispecchiano in questa elegante villa sul lago dall'arredamento ricercato e prezioso, con arredi déco e quadri di famiglia alternati a opere di arte contemporanea.
A Roma sono stati riscostruiti buona parte dei set e girate alcune delle scene action più complesse, ma anche sfruttato le meravigliose linee architettoniche del Palazzo dei Congressi, gli spazi sontuosi del Roma Convention Center “La Nuvola", e con il supporto dell’Aeronautica Militare, filmato all’interno dell’Aeroporto Pratica di Mare. Al castello Odescalchi di Bracciano, girati gli interni del castello di Manticore, i cui esterni sono stati, invece, girati al passo del San Gottardo in Svizzera.
Essendo ambientata in un futuro distopico, è stato necessario intervenire sulle location con adattamenti scenografici che hanno coinvolto soprattutto gli esterni. Nelle location narrativamente più complesse, si è raggiunta un’attenta combinazione di costruzioni in teatro abbinate a location dal vero, con adattamenti scenografici in loco, spesso arricchiti con l’uso degli effetti digitali.
Tra gli esempi più rappresentativi di questa sintesi il quartier generale di Manticore Italia, il luogo oscuro da cui la famiglia Zani regna con il potere e la paura su una Milano distopica, un luogo “nascosto in bella vista” posizionato nella narrazione al di sotto di Piazza Duomo a Milano, laddove veramente esiste una città ipogea frutto degli scavi eseguiti per i lavori della metropolitana negli Anni ‘60 da cui riemersero i resti del battistero di San Giovanni alla Fonte e della Basilica paleocristiana di Santa Tecla, la prima basilica cristiana di Milano.
Nella finzione gli esterni del quartier generale sono stati girati a Milano (Palazzo dell’Arengario), l’ingresso in location dal vero a Roma (Palazzo dei Congressi), ricostruiti in teatro di posa gli interni della base operativa fatta di grosse pareti moderne di cemento, con tagli netti e giochi di luce poliedrici ispirati alle strutture brutaliste degli Anni ‘60.
Di diversa atmosfera il palazzo di Manticore Francia. Partendo dal personaggio del loro capo, la bella e algida Cécile, qui tutto è bianco accecante o nero lucido profondo, non ci sono pareti dritte ma solo linee curve che creano all’interno di questo quartier generale un sofisticato labirinto dove ci si perde e dove si respira l’inquietudine di un luogo freddo e spietato, come i suoi protagonisti.
Questo moderno dedalo - i cui esterni sono stati girati a Parigi, l’ingresso a Milano (nell’attuale Human Technopole, ex Palazzo Italia di EXPO Milano 2015) e gli interni a Roma, in teatro di posa - è protagonista di un lungo scontro tra legioni del Male per guadagnarsi il potere in Europa e nel mondo.
Milano, 2030: otto anni fa l’agenzia indipendente di spionaggio Citadel è stata distrutta da una potente organizzazione rivale, Manticore. Da allora, Diana Cavalieri (Matilda De Angelis), spia di Citadel sotto copertura, è rimasta sola, intrappolata tra le linee nemiche come infiltrata in Manticore. Quando finalmente le si presenta l’occasione di uscirne e sparire per sempre, l’unico modo per farlo è fidarsi del più inaspettato degli alleati, Edo Zani (Lorenzo Cervasio), l'erede di Manticore Italia e figlio del capo dell’organizzazione, Ettore Zani (Maurizio Lombardi), in lotta per la supremazia contro le altre famiglie europee.
(Carmen Diotaiuti)