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‘Nostalghia’ di Andrej Tarkovskij aprirà Effetto Notte, la rassegna di CSC e DGCA – Tutte le location

14-07-2022 Reading time: 3 minutes

Sarà di Nostalghia di Andrej Tarkovskij (1983) ad aprire Effetto Notte, la rassegna annuale promossa dal Centro Sperimentale di Cinematografia d’intesa con la Direzione generale Cinema e audiovisivo del MiC che si terrà dal 16 al 30 luglio nella cornice del parco archeologico di Santa Croce in Gerusalemme a Roma. L’edizione di quest’anno omaggia lo scenografo Andrea Crisanti a 10 anni dalla scomparsa con 8 titoli da lui firmati.

Nel raccontare la storia di un poeta sovietico in Italia per scrivere la biografia di un compositore russo del XVIII secolo, Tarkovskij conduce lo spettatore all’interno di scenari memorabili di Toscana, Lazio e Umbria. Proprio nel cuore verde d’Italia, il regista riproduce una vallata russa nelle scene relative all’infanzia del protagonista: il fiume che si vede avvolto nella nebbia è infatti un’ansa del Tevere nei pressi del Parco archeologico di Otriculum nel ternano.

Varie località della Tuscia, della Val d’Orcia e persino della Ciociaria si intrecciano fino a confondersi nelle scene più significative del film. In una delle sequenze iniziali, la duecentesca cripta della Chiesa di San Pietro a Tuscania – la stessa in cui si consuma il suicidio dei due amanti nel Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli (1968) – ospita la processione di una statua della Madonna. Nel borgo toscano di Bagno Vignoni, accanto all’enorme vasca termale di piazza delle Sorgenti, è ambientata la scena cruciale in cui il protagonista Andrej (Oleg Jankovskij) incontra il “matto” Domenico e qui adempierà alle sue volontà sul finale del film. Il casale in cui vive, che secondo la finzione scenica dovrebbe essere nei pressi del borgo, è in realtà la Badia di Santa Maria della Gloria, antico monastero nei pressi di Anagni. Tuttavia l’esterno della casa, visibile nella sequenza della liberazione della famiglia in cui il bambino scappa via, mostra piazza della Collegiata a Faleria. Il borgo medievale che affiora dalla nebbia in lontananza è invece quello di Calcata.

Dopo una discussione, Andrej vaga solitario ed entra in una suggestiva chiesa diroccata e parzialmente sommersa nell’acqua dove dialoga con una bambina. Si tratta di San Vittorino, la “chiesa che sprofonda”, nell’omonima frazione di Cittaducale in provincia di Rieti. Qui l’uomo si addormenta e nel sogno si ritrova altrove, nell’Abbazia scoperchiata di San Galgano, a Chiusdino, che invece è in provincia di Siena.

Varie infine le location romane presenti nel film. Ancora in sogno Andrej si ritrova accanto ad un vecchio mobile abbandonato in vicolo della Campanella, nel centro storico della capitale, vi si specchia e ritrova Domenico. Quest’ultimo ricompare in piazza del Campidoglio, dove ha organizzato una plateale messa in scena assieme ad altri malati di mente disposti come statue sulla scalinata che porta alla Protomoteca e dove, al culmine di un concitato discorso in cima alla statua equestre, si dà fuoco.

Programma completo di Effetto Notte

(Monica Sardelli)