Venti milioni per la filiera del cinema: transizione digitale, produzione, sostegno alle sale. Un aiuto economico su tre misure da 8 milioni di euro, 12 milioni di euro e 400mila euro annunciato nei giorni del Torino Film Festival all’interno di Torino Film Industry, ha trovato l’approdo in Giunta dove è stato approvato il documento che impegna la Regione Piemonte a rafforzare le attività di tutto il comparto con un intervento considerato tra i più imponenti degli ultimi anni, certamente tra i più attesi dopo il periodo di chiusure che ha rischiato di mettere in ginocchio il comparto della produzione ma anche degli esercenti che portano ogni anno davanti allo schermo circa 7 milioni di persone.
«Quello con il cinema – hanno sottolineato il presidente Alberto Cirio e gli assessori alla Cultura Vittoria Poggio e alle Attività Produttive Andrea Tronzano - è un legame storico e unico che la Regione desidera continuare a far crescere, anche grazie al prezioso lavoro della Film Commission Torino Piemonte, basti pensare al successo della serie Netflix La Legge di Lidia Poët e all’imminente uscita di Fast and Furious 10, girato anche a Torino. Per questo motivo investiamo su tutta la filiera con oltre 20 milioni di euro per quella che consideriamo una industria di eccellenza piemontese che negli anni ha scalato tutte le classifiche di settore».
L’azione più corposa è quella da 12 milioni di euro che serviranno a favorire e attrarre nuovi lungometraggi e serie TV di finzione e animazione (grazie al Piemonte Film Tv Fund avviato nel 2018 il territorio ha ospitato 35 importanti produzioni in quattro anni), a cui si aggiungono altri 8 milioni di euro per tutelare e valorizzare i cinema piemontesi attraverso i fondi europei (Fesr - Fondo europeo dello sviluppo regionale) con bandi che partiranno entro il mese di aprile. Il settore Promozione delle Attività Culturali della Direzione Regionale Cultura e Commercio, in più fornirà un ulteriore supporto per avviare la transizione delle sale con altri 400mila euro. Complessivamente l'operazione impegna oltre 20 milioni di euro.
Il Presidente di Film Commission Torino Piemonte Beatrice Borgia e il Direttore Paolo Manera tengono a sottolineare che «siamo orgogliosi di aver collaborato con la Regione Piemonte e gli Assessori competenti a questo risultato fondamentale per l’industria dell’audiovisivo, frutto di un tenace lavoro di squadra. Un traguardo che valorizza in maniera significativa l’operato della nostra Fondazione e che, attraverso il piano strategico messo in campo, ci permetterà sempre più di posizionare il nostro territorio come meta di grandi produzioni a livello nazionale e internazionale».
«Si tratta di una misura mai vista prima, diciamo storica, frutto di oltre un anno di lavoro condiviso – commentano Arrigo Tomelleri Presidente Anec Piemonte Valle d’Aosta e Simone Castagno Vice Presidente Anec Nazionale e delegato Anec Piemonte e Valle d’Aosta - attraverso la quale la Regione Piemonte ha mantenuto le promesse mettendoci a disposizione importanti risorse che ci permetteranno di alzare la qualità delle nostre strutture e di avanzare un’offerta più coinvolgente e immersiva per il pubblico favorendone il ritorno in sala. Mai come oggi si è data concretezza alle parole, lanciandoci una sfida che siamo certi gli esercenti del nostro territorio sapranno cogliere».
Nel Programma Triennale della Cultura 2022-2024 la Regione Piemonte ha inserito anche una linea di intervento pluriennale a favore di progetti di promozione e diffusione delle sale sul territorio, una misura su cui verranno investiti fino al 2024 circa 1 milione di euro per renderle luoghi polifunzionali e punto di riferimento per ospitare eventi e manifestazioni culturali, ma anche per incentivare le persone ad andare al cinema, producendo ad esempio un prezzo del biglietto calmierato grazie a convenzioni e collaborazioni che possono essere messe in campo con le scuole o con la rete delle associazioni del territorio.
Il Piemonte è la seconda regione italiana per numero di giornate di riprese e anche di location dove ogni anno vengono girati film e video. Le ricadute economiche sono considerevoli: tra il 2018 e il 2022 i contributi a sostegno della produzione di lungometraggi, film tv e fiction (tra contributo bando e spesa complessiva) hanno generato un moltiplicatore di 4,57. Significa che per ogni euro investito ne sono tornati quasi 5 come ricaduta su indotto e territorio.
(Mo.Sa.)