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Marinelli padre assente in 'Paternal Leave' di Alissa Jung, ambientato in Riviera Romagnola

16-02-2025 Carmen Diotaiuti Reading time: 5 minutes

BERLINO – Un’esplorazione profonda della dinamica genitore-figlio e di ciò che significa essere realmente parte (o non parte) della vita dell’altro, l’opera prima di Alissa Jung Paternal Leave, presentata in anteprima nella sezione "Generation 14plus" di Berlino e prossimamente in sala con Vision.  A interpretare il ruolo di un padre assente la regista ha scelto suo marito, Luca Marinelli.È venuto molto naturale recitare per mia moglie - ha detto l’attore - non c’è persona che conosca così tanto e di cui ho così tanta fiducia. Quell’atto di fiducia che un attore fa con il suo regista solo per un incontro, questa volta è venuto da lontano e molto naturale. Sapevo che sarebbe stato impossibile nascondermi in alcun modo davanti a lei, e quindi lavorare insieme è stato molto stimolante”. 

Protagonista del film una giovane ragazza tedesca, Leo, sola, arrabbiata, in cerca di risposte, che decide di intraprendere un viaggio nella riviera romagnola per incontrare il padre biologico, Paolo, che non ha mai conosciuto. Il loro primo incontro è un turbinio di emozioni. Paolo resta spiazzato dal suo arrivo improvviso. L’incontro lo destabilizza, riaprendo ferite sopite e mette in discussione il fragile equilibrio della sua nuova famiglia. In un primo momento, Leo cerca solo risposte, ma presto il desiderio di appartenenza prende il sopravvento. Nei giorni che seguono, tra padre e figlia si crea un legame fatto di esitazioni e piccoli passi, e la loro ancora fragile connessione viene messa alla prova.

“Nel film si incontrano due persone che sono in uno stesso momento critico della vita. Solo che una ha il diritto di essere lì, Leo, l’altra ci arriva un po’ in ritardo rispetto alle tappe della vita che avrebbe dovuto fare. L’arrivo della ragazza è per Paolo uno dei regali più belli della vita, è costretto a mettersi davanti a uno specchio e vedere chi c’è realmente dietro. Il film mette di fronte alla consapevolezza di quanto stratificata sia la vita, di quante difficoltà, ma quante meraviglie, possiamo sempre e ancora incontrare.”

Rispetto alla genitorialità, Marinelli sottolinea come sia importante ascoltare e imparare dai propri figli, molto più collegati al presente di quanto possano essere gli adulti. “Noi abbiamo più esperienza - sottolinea - ma loro vivono il presente, deve esserci sempre uno scambio. Nel film vediamo di quanto la ragazza sia emotivamente molto più avanti del padre, e quando lui si mette ad ascoltarla gli capita la prima cosa bella della sua vita". 

Cosa vuol dire essere oggi un buon genitore?

“Noi siamo fortemente vittime di un sistema patriarcale che ci rende sofferenti di un’idea che credo non abbia fatto bene a nessuno. Un padre e una madre devono essere solo un padre e una madre. Esserci, ascoltare. Rimuovere tutte le sovrastrutture legate al concetto di buon padre o di buona madre, essere solo se stessi”.

I luoghi delle riprese: la Riviera Romagnola d'inverno

Il film è una coproduzione The Match Factory (Germania) e Wildside (Italia) con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission che l'ha finanziata attraverso il Fondo Audiovisivo della Regione dedicato alle imprese di produzione nazionali e internazionali.

La narrazione si svolge su una spiaggia deserta della costa italiana, in un chiosco chiuso per l’inverno. Ambientate sulle deserte spiagge invernali della Riviera Romagnola, le riprese si sono svolte principalmente nel ravennate: nel Parco del Delta del Po, a Ravenna, nella località turistica di Marina Romea, a Casalborsetti e Cervia. Riprese anche in provincia di Ferrara, a Comacchio ed Argenta, e a Cesena, dove sono state in particolare coinvolte le zone della stazione ferroviaria e di corso Cavour, presso il forno Spinosi.

La scelta della Romagna è avvenuta un po’ per caso - ha ammesso la regista - quando è nata nella mia mente la prima idea di film stavo lì con mia figlia in un momento inusuale, cioè dopo la stagione estiva. Ho visto questo posto chiuso, serrato, e ho pensato che potesse rappresentare esattamente il personaggio di genitore che avevo in mente. Era il luogo del padre che si chiude, che vuole essere in solitudine. Con le dune che isolano e difendono. E Leo è il mare che arriva ad attaccare e erodere questa duna”.