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'Le assaggiatrici' di Silvio Soldini: il set in Alto Adige

24-03-2025 Carmen Diotaiuti Reading time: 7 minutes

"Il mio stomaco non ribolliva più: si era lasciato occupare. Il mio corpo aveva assorbito il cibo del Führer, il cibo del Führer mi circolava nel sangue. Hitler era salvo. Io avevo di nuovo fame".

Riprese in Alto Adige, a partire dal 17 maggio 2024, per il film che Silvio Soldini ha tratto dal romanzo Le assaggiatrici di Rosella Postorino, edito da Feltrinelli e vincitore del premio Campiello 2018, pubblicato in 46 paesi con oltre un milione di copie vendute in tutto il mondo. Una storia ispirata dalla testimonianza di Margot Wölk che nel 2012, a 95 anni e poco prima di morire, ha rivelato di essere stata una delle giovani tedesche costrette dalle SS as assaggiare i pasti di Hitler per assicurarsi che il cibo non sia avvelenato. Un gruppo di ragazze, di cui nessuno aveva mai saputo l'esistenza, travolte dalla violenza della Storia e dalla guerra, la quale sempre vuol dire paura, povertà e fame, a cui, nel loro caso, si è aggiunta una beffa crudele: un cibo buonissimo a disposizione in abbondanza che potrebbe, però, ad ogni assaggio portarle alla  morte. 

Il film è una coproduzione Italia/ Belgio/ Svizzera. Prodotto da Lumière & Co. in associazione con ANTEO in coproduzione con Tarantula e Tellfilm in collaborazione con Vision Distribution in collaborazione con Sky. A firmare la sceneggiatura Doriana Leondeff, Silvio Soldini, Lucio Ricca, Cristina Comencini (che inizialmente doveva dirigere il film), Giulia Calenda e Ilaria Macchia. Le assaggiatrici è stato realizzato con il sostegno di Direzione generale Cinema e audiovisivo del MiC, IDM Film Commission Südtirol (finanziamento alla produzione di 420.000,00 € ) e della Regione Lazio - Lazio Cinema International (PR FESR Lazio 2021-2027).

Tra le location Silandro e la Val Venosta 

Le riprese si sono svolte in Belgio e Alto Adige a partire dal 17 maggio 2024. Tra le location altoatesine, la Val Venosta, principalmente il comune di Silandro - Schlanders, dove è stato fatto un grande lavoro di ricostruzione all’interno degli spazi della ex Caserma Druso – Drususkaserne, grazie anche al “Basis Vinschgau Venosta”, un progetto di riutilizzo della caserma Druso che può essere definito una sorta di Social Activation Hub che ha come scopo lo sviluppo nei settori dell’economia, della cultura, dell’istruzione e degli affari sociali. La produzione ha scelto di ambientare una parte delle riprese in un’ala di questa suggestiva struttura. Gli interni, in cui vediamo le protagoniste mangiare e affidarsi l’una all’altra, sono stati ricreati sempre tra le mura di questo edificio. Alcuni esterni, inoltre, sono stati girati sempre nella zona di Silandro

Il set ha toccato in parte anche il territorio del comune di Prato allo Stelvio, Basis e la Val Venosta.

“Questo film conferma che le produzioni possono trovare in Alto Adige anche degli edifici architettonicamente molto singolari, che possono essere ‘trasformati’ per adattarsi ad ogni esigenza di sceneggiatura -il commento di Birgit Oberkofler, head di IDM Film Commission Südtirol. Per realizzare Le assaggiatrici, inoltre, sono state coinvolte molte maestranze e attori del luogo, che conoscono bene la natura del nostro territorio e hanno aiutano a portare lo spettatore in un tempo non così lontano”. 

Silvio Soldini: il rigore della messa in scena

Primo film in costume per Silvio Soldini che ha confessato di provare spesso, da spettatore, una sensazione di finzione di fronte ai film d’epoca, e di aver quindi insistito nella fase preparatoria del film nel rigore di una messa in scena che sentiva necessaria a dare forza al racconto, in particolare per ricostruire le scene cruciali in cui il gruppo di donne è costretto in una stanza intorno a una tavola apparecchiata. Lì, nella sala assaggi, e poi nel cortile durante l’attesa tra due pasti, le ragazze sperimentano una gamma di emozioni e sentimenti di ogni genere: paura, rabbia, amicizia, complicità, tradimento.

“Siamo partiti da foto d’epoca, donne e uomini in campagne e città negli anni 40 in Germania. Poi immagini di quadri, accostamenti di colori, foto a colori di quegli anni fatte con pellicola Agfa, tedesca, con i magenta e i blu dominanti... immagini che hanno dato una direzione precisa ed emozionante alla fotografia di Renato Berta e alle scene di Paola Bizzarri, che ha ricostruito l’interno e il cortile della scuola trasformata poi in caserma dalle SS creando un mondo grigio-azzurro, come le divise dei soldati, quasi senza altri colori. Foto d’epoca e riferimenti pittorici sono stati importanti anche nel lavoro fondamentale fatto sul trucco e sui costumi da Esmé Sciaroni e Marina Roberti; ogni attrice è stata - e si è - trasformata, per diventare il suo personaggio, con il suo carattere, il suo colore, la sua musica, e tutte loro insieme sono una piccola orchestra”.

Le assaggiatrici: trama, cast e uscita in sala

La trama si ambienta nell'autunno 1943. La giovane Rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa della fine della guerra e del suo ritorno. Rosa scoprirà presto che quel villaggio apparentemente tranquillo nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi a lui destinati. Divise tra la paura di morire e la fame che le divora, le “assaggiatrici” stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti. La “berlinese” fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza, succede qualcosa che la farà sentire una traditrice. L’arrivo di un ufficiale delle SS che, contro ogni razionalità e a dispetto di se stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.

Le assaggiatrici di Silvio Soldini, dopo la presentazione come film di apertura del Bif&st - Bari International Film & TV Festival, arriva nelle sale italiane dal 27 marzo  con Vision Distribution. Nel cast Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun, Emma Falck, Olga Von Luckwald, Berit Vander, Kriemhild Hamann, Thea Rasche.