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'Tutto chiede salvezza' - Dal 26 settembre la seconda stagione

26-09-2024 Redazione Reading time: 4 minutes

La seconda stagione di Tutto chiede salvezza, prodotta da Picomedia e diretta da Francesco Bruni, debutterò su Netflix il prossimo 26 settembre. Ai personaggi conosciuti nella prima stagione, si aggiungono nuovi compagni di viaggio e di vita dentro e fuori le mura della clinica Villa San Francesco. 

I 5 episodi della seconda stagione sono un cammino lungo 5 settimane in cui i protagonisti si troveranno a dover affrontare nuove sfide, ad intrecciare nuove relazioni,  a fare i conti con il proprio passato, a vivere al meglio il presente e a prepararsi per il futuro.

I primi due episodi saranno proiettati in anteprima a Milano a Fuoricinema 2024 l’8 settembre. La proiezione sarà preceduta da un talk con il regista e autore Francesco Bruni, l’autore Daniele Mencarelli, e i protagonisti Federico Cesari, Fotinì Peluso e Drusilla Foer.

Scritta da Francesco Bruni, Daniele Mencarelli e Daniela Gambaro, la seconda stagione vede grandi new entry nel cast come Drusilla Foer (Matilde), Valentina Romani (Angelica), Vittorio Viviani (Armando), Samuel Di Napoli (Rachid) e Marco Todisco (Paolo). Torna il cast della prima stagione con Federico Cesari (Daniele), Fotinì Peluso (Nina), Andrea Pennacchi (Mario), Vincenzo Crea (Gianluca), Lorenzo Renzi (Giorgio), Vincenzo Nemolato (Madonnina) e Alessandro Pacioni (Alessandro), che nella prima stagione condividevano la stanza nel reparto di psichiatria insieme a Daniele. Ricky Memphis (Pino), Bianca Nappi (Rossana) e Flaure BB Kabore (Alessia) tornano nei ruoli dell’infermiere e delle infermiere del reparto, mentre Filippo Nigro (dott. Mancino) e Raffaella Lebboroni (dott.ssa Cimaroli) in quelli dei medici della clinica. Lorenza Indovina (Anna), Michele La Ginestra (Angelo), Arianna Mattioli (Antonella), Giacomo Mattia (Giovanni), madre, padre, sorella e fratello di Daniele. Carolina Crescentini (Giorgia) è la mamma di Nina. 

'Tutto chiede salvezza': cosa succede nella seconda stagione?

Daniele ha vissuto l'esperienza del TSO: sette giorni in cui il ragazzo si è domandato che cosa significhi essere pazzi. Complici cinque improbabili compagni di stanza con cui pensa di non avere niente in comune, pressato dai medici che gli vogliono frugare nel cervello e accudito da infermieri che gli sembrano cinici e disinteressati, quella che all’inizio gli sembrava una condanna pian piano si trasforma in una delle esperienze più intense e formative della sua vita.

Da questo episodio sono trascorsi sette anni e sono cambiate molte cose: Daniele e Nina sono diventati i genitori della piccola Maria e poco dopo la sua nascita si sono allontanati. Li ritroviamo che si contendono l’affidamento della bambina con il supporto delle rispettive e diversissime famiglie. Daniele, dopo l'intensa esperienza vissuta durante la settimana di TSO, ha scelto di diventare infermiere e, grazie all'intervento della dottoressa Cimaroli, sta per entrare come tirocinante nell'ospedale in cui era stato ricoverato. Ha cinque settimane per dimostrare al giudice che quello può diventare un impiego stabile, accreditandosi come un genitore affidabile. In questa nuova veste, Daniele conosce i nuovi pazienti della camerata, che lo costringono a riflettere sul suo eccesso di empatia verso il dolore degli altri e che rischiano di farlo deragliare di nuovo.

Trailer di 'Tutto chiede salvezza 2'

Dove è stato girato 'Tutto chiede salvezza 2'

Come per la prima stagione, il centro della vita di Daniele è la clinica Villa San Francesco. Le vicende che coinvolgono il protagonista e tutti i personaggi che lo circondano si svolgono dentro e fuori le mura dell'ospedale dove lui stesso è stato ricoverato sette anni prima per una crisi psicotica. Solo che questa volta ci entrerà da infermiere tirocinante e dovrà dimostrare in 5 settimane di poter essere un padre affidabile per la sua piccola Maria. 

Si tratta dell'Ospedale Militare Lungodegenza di Anzio, i cui corridoi simmetrici e le camere claustrofobiche si contrappongono al panorama arioso al di fuori dell’edificio, da cui si intravede il faro e il lungomare della città.

(Mo.Sa.)