Mentre non c’è ancora una data certa di riapertura delle sale cinematografiche, sono tanti i film italiani, la maggior parte già pronti, in attesa di distribuzione. Clamoroso il caso di Si vive una volta sola, l’ultima fatica di Carlo Verdone, che parla di una vacanza in Puglia di un gruppo di medici, Rocco Papaleo, Anna Foglietta e Max Tortora oltre allo stesso Verdone, bravissimi nel loro lavoro ma un disastro nel privato: l’uscita era prevista a febbraio 2020 e rimandata più volte a causa del lockdown e in attesa di tempi migliori. In programmazione lo scorso 31 dicembre, anche la versione di Diabolik dei Manetti Bros, che vede Luca Marinelli nei panni del famoso ladro dei fumetti, Miriam Leone in quelli dell’affascinante compagna Eva Kant e Valerio Mastandrea interprete dell’antagonista Ginko, che si muovono tra Bologna, Milano, Trieste e la Valle d’Aosta. Programmato il 16 dicembre 2020 e ancora in attesa di uscita anche l’ambizioso circo di Gabriele Mainetti Freaks Out: ambientato nella Roma del 1943 occupata dai nazisti, è stato girato tra Roma, Viterbo e i monti della Sila e vede tra i protagonisti Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria e Petro Castellitto.
Girato nel 2019 nella sua Roma, Tre piani, quindicesimo lungometraggio di Nanni Moretti, dovrebbe uscire nei primi mesi del 2021 secondo 01 Distribution: già scelto per Cannes 2020 poi saltato per il lockdown, dovrebbe riprovarci nell’edizione 2021. Tratto dal soggetto dell’israeliano Eshkol Nevo vede nel cast, oltre allo stesso Moretti, Margherita Buy e Riccardo Scamarcio.
Tra i titoli completati durante il difficilissimo 2020, tra rigidi protocolli sanitari, c’è molta Napoli: Michele Placido porterà sul grande schermo L’Ombra di Caravaggio, con Riccardo Scamarcio; Paolo Sorrentino sta completando È stata la mano di Dio, che racconta un episodio della sua vita; Qui rido io è la versione di Mario Martone della vita del grande Eduardo Scarpetta, attore e autore del teatro partenopeo interpretato da Toni Servillo; Sergio Rubini racconta invece I fratelli De Filippo figli dello stesso Scarpetta.
I titoli sopra menzionali, assieme a tanti altri la cui uscita non è ancora programmata, mostrano l’estrema vitalità del cinema italiano, che continua a resistere, nonostante tutto.