Durante il MIA-Mercato Internazionale Audiovisivo, un panel organizzato da IDM Film Commission è stata l’occasione per raccontare il supporto della Film Commission altoatesina attraverso l’esperienza di tre progetti di coproduzione.
Birgit Oberkofler ha introdotto il panel ricordando che dal 2010 la film commission da lei attualmente diretta ha sostenuto oltre 300 progetti, molti in fase di sviluppo, e da due anni sostiene anche i cortometraggi. Prima di lasciare la parola alla moderatrice Alessandra De Luca ha annunciato la riconferma del film fund per il 2024.
Roberto Cavallini, di Albolina Film, produttore altoatesino, ha raccontato la propria esperienza con Vista Mare, scritto e diretto dai registi meranesi Julia Gutweniger e Florian Kofler, coprodotto con l’austriaca Eutopiafilm. Al centro del documentario uno sguardo profondo sul dietro le quinte di tutte quelle persone, spesso ignorate, che lavorano per rendere possibile a migliaia di turisti di trascorrere proprie vacanze estive sulle spiagge dell’Adriatico.
La richiesta di finanziamenti è partita con l’Austria, sede del coproduttore maggioritario, a cui hanno seguito il supporto di IDM (il progetto è stato finanziato in fase di produzione a valere sulla prima call del 2022) e la richiesta di tax credit alla DGCA.
Il progetto ha visto una fase di sopralluogo sulla costa adriatica tra Lignano Sabbiadoro - Iesolo Rimini e Riccione che ha preceduto le riprese (interamente effettuate in Italia, mentre in Austria si è svolta tutta la fase di post produzione) ed ha suscitato l’interesse di vari buyer e venditori esteri dopo la premiere alla Semaine de la Critique nell’ambito del Locarno Film Festival.
Infanzia tormentata, violenza domestica e tensioni in Deer Girl di Francesco Jost, coproduzione italo-svizzera girata a Fortezza e dintorni, prodotta da Vivo Film con la svizzera Ventura Film, con cui la società di produzione ha un rapporto di reciprocità sui progetti. Deer Girl è il quinto film girato da Vivo in Alto Adige, ha precisato Serena Alfieri, con un cast italiano composto, tra gli altri, da Giorgio Tirabassi, in uno dei suoi rari ruoli “negativi”, e Denise Tantucci e Anita Caprioli nei ruoli rispettivamente di figlia e moglie.
Il film ha ricevuto un contributo allo sviluppo da parte di Europa Creativa, mentre i finanziamenti nazionali sono stati richiesti sia alla Svizzera che alla DGCA (come coproduzione minoritaria), con il supporto di IDM. Vivo film, inoltre, ha realizzato il progetto seguendo il protocollo sulla sostenibilità di IDM con l’aiuto di un green manager locale: “un protocollo che è stato semplice seguire per le caratteristiche del progetto (con location molto ravvicinate) e grazie alle risposte del territorio”.
Andrea Arlorio, che a Indiana Production si occupa di fund raising, racconta il progetto Lubo di Giorgio Diritti, tratto dal romanzo Il seminatore di Mario Cavatore e presentato in concorso a Venezia.Racconta fatti storici drammatici di persecuzione razziale sulla popolazione nomade degli Jenisch.
Il film ha avuto una gestazione complessa a causa della rinuncia della precedente compagine produttiva, ma le difficoltà di ingresso in un progetto in corsa sono state superate grazie al supporto di IDM.
Pensato per essere girato in coproduzione, Lubo annovera tra i luoghi delle riprese la Svizzera (Zurigo, Bellinzona, Lugano) e l’Italia, tra Trentino, Piemonte e Alto Adige (qui le location di Lubo). “Riguardo alla richiesta dei fondi ministeriali – spiega Arlorio – è importante tenere presente le regole imposte dalla convenzione tra i due paesi (in questo caso Italia e Svizzera), per avere il nullaosta da parte dei rispettivi ministeri”. Arriverà nelle sale a novembre.
(Monica Sardelli)