Arriverà nelle sale italiane con Wanted dal 26 settembre il film Maria Montessori – La nouvelle femme diretto da Lea Todorov e dedicato a una delle scienziate italiane più iconiche nel mondo. Il film è stato presentato in anteprima nazionale alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro il 17 giugno.
Jasmine Trinca interpreta il ruolo della pedagogista di origini marchigiane che ha rivoluzionato con il suo metodo l’educazione e l’approccio all’infanzia. Un racconto al femminile, femminista e profondamente illuminante per gli insegnanti e non solo, che vede al centro Maria Montessori, figura che ha precorso i tempi, lottando, all’inizio del secolo scorso, per l’eguaglianza di diritti in un mondo dominato da paternalismo e maschilismo.
"L'aspetto che mi ha colpito di più di Maria Montessori, che mi aspettavo vestita di nero, come una religiosa, è che, prima di sviluppare il suo metodo, era una nouvelle femme, così erano chiamate le donne emancipate a quei tempi. Una donna capace di rinunciare anche alla propria maternità, insomma molto molto contemporanea, rivoluzionaria".
Girato tra Parigi, Roma e i Castelli Romani (con riprese, tra l'altro a Palazzo Chigi di Ariccia) e ambientato nel 1900, il film racconta dell’incontro tra Lili d’Alengy e Maria Montessori. La prima è una famosa e fatale mondana parigina che ha un segreto vergognoso: una figlia disabile, Tina, che tiene nascosta per proteggere la sua carriera nei salotti dell’alta società. Decide di portarla a Roma e di affidarla ad una pedagogista che sa come trattare casi simili. Si tratta appunto della Montessori, che a sua volta nasconde un segreto: un figlio nato fuori dal matrimonio. Le due donne, Jasmine Trinca (La stanza del figlio; Fortunata) e Leïla Bekhti (The Restless; A Man In a Hurry) diversissime in tutto, troveranno lentamente un’intesa inaspettata e si aiuteranno a vicenda a conquistare il loro posto nel mondo degli uomini, l’una per ripensare la propria vita e le proprie relazioni familiari, l’altra a fare la Storia.
Maria Montessori – La nouvelle femme mostra la lotta di emancipazione di una donna, sia nella vita privata che sul lavoro, e l’ideazione di un metodo, oggi universale, della sua sperimentazione e perfezionamento. Interessante e centrale è nel film il passaggio dall'applicazione del metodo Montessori con bambini con difficoltà di apprendimento all'uso con bambini normodotati, evidenziando l'importanza di un approccio all'insegnamento inclusivo e personalizzato, concepito per valorizzare tutte le diversità per un’istruzione accessibile a bambini di ogni condizione sociale e abilità.
"È un metodo pedagogico ereditato da una pedagogia specializzata per bambini atipici sviluppata in Francia nel XIX secolo. Avendo ottenuto risultati sorprendenti con questi bambini, Maria immaginò che, applicato a bambini “normali”, i risultati sarebbero stati parimenti straordinari. Già nel 1907 ebbe modo di sperimentarlo nel quartiere popolare di San Lorenzo a Roma. Utilizzò strumenti didattici che permettono ai bambini di imparare da soli - guidati da un insegnante - e di sentire e sperimentare i concetti in modo molto concreto. Ha una vera e propria prospettiva medica sull'educazione. Da parte mia, mi sono attenuta a un punto di vista storico e registico sul suo metodo. Non sono assolutamente una specialista!"
(Mo.Sa.)