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House of Gucci: dove è girato il film sulla dinastia Gucci con Lady Gaga

14-12-2021 Reading time: 4 minutes

Arriva nelle sale italiane dal 16 dicembre l'atteso e controverso film di Ridley Scott, House of Gucci, ispirato alla storia della dinastia Gucci, che racconta, in particolare, il momento in cui Patrizia Reggiani (Lady Gaga), ragazza di umili origini, entra a far parte di una tra le più celebri famiglie nel mondo della moda.

House of Gucci è stato girato in quarantatrè giorni e in sequenza, per lo più a Roma e nei suoi dintorni, con diversi interni ricostruiti a Cinecittà e con ulteriori location nel nord Italia. La produzione ha girato alcuni esterni e interni anche a Milano, compresa una scena che è stata progettata per sembrare il centro di Manhattan; e in una villa rinascimentale in stile palladiano vicino al lago di Como , Villa Balbiano, dove è stata ricostruita la lussuosa residenza italiana di Aldo Gucci, completa di arredi antichi. La catena montuosa delle Dolomiti in Italia, con la nota meta sciistica di Gressoney in Valle d'Aosta, ha sostituito le Alpi dove la famiglia Gucci trascorreva le vacanze invernali. Una delle location di punta della storia è la casa di Rodolfo Gucci, per la quale la produzione ha utilizzato, mantenendone pressocché intatti gli arredi e gli esterni, Villa Necchi a Milano, progettata dall’architetto Piero Portaluppi nei primi anni Trenta, che oggi è un museo ma un tempo era la dimora della famiglia Necchi. 

Nella sceneggiatura le location principali sono Roma, Milano, New York; ma alcuni dei luoghi che raccontano l'ambiente di New York, soprattutto quello legato all'ambiente della moda e del fashion design sono, in realtà, stati ricostruiti in un grande magazzino vicino all'aeroporto di Roma: a partire dallo Studio 54, iconica discoteca di fine anni '70, o i set delle varie sfilate presentate nel film.

Importante anche il lavoro di scenografia fatto per adattare le location originali all'atmosfera da restituire, a partire dai diversi negozi Gucci presentati nel film che presentano ciascuno un look caratteristico. Il negozio Gucci della Fifth Avenue a Manhattan (che in realtà è stato girato a Roma) "era tutto in legno scuro, oro e marrone", sottolinea lo scenografo Arthur Max, "per trasmettere l'atmosfera ricca del secolo scorso". Al contrario, un emporio di moda di Milano che Patrizia visita nel film era sfarzoso e modernista, tutto argento e acciaio. Una sfida particolare, continua, è stata quella di dover trasformare un moderno edificio bancario in vetro e pietra lucida a Milano in un eccentrico emporio di Gucci in Canal Street a Lower Manhattan. Di particolare interesse visivo anche lo studio di design di Paolo Gucci a Milano, per il quale la produzione ha utilizzato un vero e proprio studio di design tessile nel quartiere Trastevere di Roma, "uno studio molto insolito in cui cinque diversi designer tessili lavoravano in uno spazio interconnesso", soiega Max. "L'architettura era modernista, il che è molto insolito per una città come Roma. Credo che in origine fosse una specie di magazzino e l'hanno ristrutturato. Hanno bucato molti muri e messo grandi vetrate in stile Bauhaus su di un lato. Era bellissimo. Pieno di luce e alto due piani".

Nel mettere in atto la scena culminante dell'omicidio del film, Max si è concesso un po' di licenza poetica. La location milanese del vero omicidio era scialba e poco cinematografica e i filmaker cercavano un'atmosfera più intensa. Max ha individuato una zona di Roma con ampie strade che poteva credibilmente sostituire Milano. La zona era un collage di stili architettonici, gotico, rinascimentale e arabo, dice, e la conosceva già per altre riprese che aveva fatto a Roma.

Scopri di più sulle location nella SCHEDA DEL FILM sul nostro sito. 

(Car.Di)