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Memoria e fragilità in ‘Mi fanno male i capelli’ di Roberta Torre, girato a Sperlonga

30-10-2023 Reading time: 4 minutes

Ho l’impressione di scordarmi ogni giorno qualcosa”: questa battuta di Monica Vitti rivolta a Marcello Mastroianni nel film La notte è la sintesi di quello che succede a Monica, il personaggio interpretato da Alba Rohrwacher in Mi fanno male i capelli, film omaggio di Roberta Torre all’attrice scomparsa nel 2022 proprio a causa di una malattia neurodegenerativa. Presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione competitiva “Progressive Cinema”, il film ha vinto il premio come miglior attrice per l'interpretazione della Rohrwacher.

Prodotto da Stemal Entertainment e Rai Cinema, distribuito in sala da I Wonder Pictures a partire dal 20 ottobre, il film è interpretato, oltre che dalla Rohrwacher anche da Filippo Timi, nei panni del marito Edoardo.

Trama e location del film di Roberta Torre

La protagonista Monica ha cominciato a dimenticare e cerca disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi quando sente di perdere parte dei suoi ricordi. Monica Vitti, colei che è riuscita ad essere tutte le donne possibili raccontandole con le loro debolezze e fragilità, è la sua ancora di salvezza e per ridare un senso alla sua vita inizia a prenderne in prestito i ricordi, identificandosi con i personaggi dei film da lei interpretati: si veste come lei, la imita, ricrea le scene dei suoi film. Filippo Timi è Edoardo, che la ama profondamente e lascia che questo gioco diventi la loro nuova realtà.

Alle spalle di Alba Rohrwacher si intravede la spiaggia di Sperlonga 

Ambientazione principale è una villa che affaccia sulla spiaggia di Sperlonga, nel basso Lazio: è qui che Monica si trasforma gradualmente nel suo mito, facendo sempre più fatica a distinguere tra la sua realtà e la finzione delle immagini che guarda continuamente sullo schermo o che immagina attraverso lo specchio.

Sul lungo arenile di sabbia morbida e dorata della cosiddetta spiaggia di Ponente, Monica passeggia nel suo abito blu con strascico che ricorda quello della Vitti in Polvere di stelle, alla ricerca del taxi con cui vorrebbe arrivare all’inaugurazione della casa-museo di Alberto Sordi. Successivamente percorrerà alcune vie del centro cittadino fino a raggiungere il cinema Augusto, dove, attraverso il grande schermo, la protagonista avrà un intenso colloquio con colei che ormai è la sua amica, confidente e alter ego.

Trailer

Roberta Torre: “La memoria in prestito permette di ritrovare se stessi?”

Per la regista: "il tema di questo film è anche la perdita della memoria emotiva, storica. La memoria e l’identità sono legate profondamente, cancellando il passato l’identità scompare. Prendere a prestito una memoria è possibile per ritrovare se stessi? Questa domanda mi ha guidato nel racconto del film. E ancora: dimenticare è necessario? Svuotare la cache, fare spazio, ripulire. È un film che parla di fantasmi e, in un certo senso, li evoca, li interroga o più semplicemente vuole passare del tempo con loro, comici o divini che siano. Il cinema mi ha permesso ancora una volta di sentire che solo una sottile parete fatta di luce e fotogrammi ci separa dai sogni. Ed è il motivo per cui continuo a fare i film".

(Mo.Sa.)