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'Non muoio neanche se mi ammazzano'. Emilia-Romagna set del biopic su Giovannino Guareschi

12-09-2024 Monica Sardelli Reading time: 4 minutes

Bagnolo in Piano, Brescello, Castelfranco Emilia, Colorno, Coltaro, Guastalla, Luzzara, Mezzano Rondani, Novellara, Polesine Zibello, Reggio Emilia, Sissa Trecasali e Sorbolo Mezzani sono le località dell'Emilia-Romagna sfondo del film tv Rai Non muoio neanche se mi ammazzano, storia della vita del celebre scrittore emiliano Giovannino Guareschi, il "papà" di Don Camillo.

L'opera è diretta da Andrea Porporati e prodotta da Anele in collaborazione con Rai Fiction, con il sostegno della Regione attraverso Emilia-Romagna Film Commission.

Liberamente ispirato al libro Chi sogna nuovi gerani?, autobiografia dello scrittore a cura dei figli Alberto e Carlotta, edita da Rizzoli, il film è scritto da Andrea Porporati con la collaborazione di Marco Ferrazzoli, da un soggetto di Andrea Porporati, Simone Ortolani, Roberto Vecchi, Emiliano Procucci, Gloria Giorgianni, il film si avvale inoltre della consulenza in esclusiva del figlio di Giovannino Alberto Guareschi.

Di cosa parla il film su Guareschi

Non muoio neanche se mi ammazzano racconta gli alti e bassi della vita di uno scrittore tra i più noti della narrativa italiana, che per lo spiccato tono ironico e irriverente, si è spesso scontrato con le istituzioni, e non solo. Una storia fuori dal comune, tra guerra, mondo editoriale, carcere, campi di concentramento. Nella sua vita due costanti: l’amore per la dolce moglie Ennia sempre al suo fianco, e quello per la sua terra natia, la bassa pianura emiliana.

Il film racconterà proprio il lato più intimo dell’uomo, innamorato della moglie Ennia, sempre al suo fianco, e della sua terra, la Bassa Padana, che Guareschi trasformerà nel fortunato Mondo Piccolo, il suo capolavoro. Un microcosmo rassicurante nel quale si rispecchiavano gli italiani, divisi tra simpatiche beghe tra vicini di casa e contrapposizioni politiche e il cui straordinario successo editoriale condusse Guareschi all’avventurosa trasposizione cinematografica, che si rivelò essere un altro indiscutibile trionfo.

Giuseppe Zeno è Giovannino Guareschi

Giuseppe Zeno interprete di Giovannino Guareschi

Ad interpretare Guareschi sarà Giuseppe Zeno. Accanto a lui nel cast Benedetta Cimatti nel ruolo dell’amata moglie Ennia, Andrea Roncato nei panni del padre Primo Augusto Guareschi,, Maurizio Donadoni che interpreterà Angelo Rizzoli e Salvatore Striano che sarà il produttore cinematografico Peppino Amato.

Guareschi e Don Camillo

Uomo volitivo, coerente, poco incline al compromesso, per i suoi ideali antifascisti fu deportato in un campo di prigionia tedesco. Ma fu avversario anche della cultura del comunismo sovietico, come di quella del consumismo capitalista americano, restando sempre fedele ai suoi valori.

Considerato uno degli scrittori più noti della narrativa italiana e tra i più venduti nel mondo con oltre 20 milioni di copie in 142 lingue, Guareschi, un intellettuale libero, ha saputo catturare la realtà che lo circondava dando vita, in pagine piene di disegni e parole, a personaggi memorabili, tra cui i famosissimi Don Camillo e Peppone, e che, per lo spiccato tono ironico e irriverente, si è spesso scontrato con le istituzioni e non solo. 

Backstage di Don Camillo (1952). ©Archivio fotografico Cineteca Nazionale

I due personaggi sono parte dell'opera Mondo Piccolo, che raccoglie 347 racconti ambientati nella fittizia città di Ponteratto, che si troverebbe nella Bassa Padana emiliana. L'opera fu trasposta in cinque film con Fernandel e Gino Cervi nei panni dei due protagonisti, girati principalmente a Brescello e a Boretto, entrambi comuni della provincia di Reggio Emilia. Brescello, divenuto celebre come il paese di Don Camillo, oggi ospita il Museo di Peppone e Don Camillo

(Monica Sardelli)