Avvicinare il cinema al pubblico e creare occasioni di contatto e relazioni con lo spettatore, anche e soprattutto al di fuori delle grandi città. Sostenere la distribuzione indipendente e le sale cinematografiche sul territorio, a partire dai capoluoghi di provincia. Questi gli obiettivi dell’avviso pubblico della Regione Lazio “Distributori indipendenti” presentato al MIA- Mercato dell'Audiovisivo di Roma. Il bando, che prevede tre sessioni (al momento è aperta la seconda), è finanziato per quasi un milione di euro, ed è gestito da LazioCrea per conto di Regione Lazio.
Lorenza Lei, responsabile della struttura cinema e audiovisivo della Regione, sottolinea come uno dei tasselli importanti dell’opera audiovisiva è rappresentato proprio dalla distribuzione cinematografica. “È la prima volta che una regione si avvicina a questo tipo di avviso. Per il finanziamento ci inseriamo nel segmento delle attività di promozione al film”. Sulla scia delle iniziative a sostegno alla promozione dei film, e per dare un ulteriore contributo alle sale del territorio, Maria Giuseppina Troccoli, commissario straordinario di Roma Lazio Film Commission, annuncia un ulteriore progetto in via di costituzione, realizzato dalla film commission d’intesa con Fice, per promuovere eventi - come tour e presenze in sala di regista e cast - organizzati a sostegno del film nelle sale dell'intero territorio laziale al di fuori di Roma.
“Sempre di più la presenza fisica e il rapporto con il pubblico portano un circolo virtuoso di interesse sul territorio. E la piccola provincia risponde in maniera straordinaria. Un esempio è Matteo Garrone che con il suo ultimo film ha battuto tutto il territorio italiano con risultati straordinari”, sottolinea Stefano Massenzi di Lucky Red, in rappresentanza di ANICA. “Il sostegno alla distribuzione è un’idea molto forte. Perché è e giusto, certo, intervenire nel sostegno alla produzione, ma poi è quando i film arrivano in sala che si fa la differenza. La buona distribuzione può radicalmente cambiare l’esito di un film, e un corretto sostegno può aiutare il processo”.
Marco Luca Cattaneo (CNA Lazio) interviene a rimarcare la bontà dell'iniziativa: “Soprattutto i film di qualità che stanno andando bene in sala, come Vermiglio, dimostrano che evidentemente un pubblico c’è. L’avevamo perso per strada ubriacati dalle tante proposte delle piattaforme, ma è giusto che si torni a ragionare di pubblico e distribuzione nei cinema. Non c’è chiaramente una ricetta, ma ci sono azioni da fare, che hanno un costo, e che vanno sostenute”.
L’appuntamento al MIA è stato l’occasione per illustrare nel dettaglio le caratteristiche del bando – il cui avviso e relativa modulistica sono disponibili sul sito di LAZIOcrea - e rispondere pubblicamente ad alcune delle FAQ ricevute da LazioCrea in fase di ricezione domande per la prima sessione.
Possono presentare la domanda piccole e medie imprese, con sede legale o operativa nel territorio regionale e con attività di distributore indipendente, indicata dal possesso del codice ATECO J59.13. Per presentare la domanda, è sufficiente il possesso del codice ATECO, anche se non costituisce l’attività principale dell’azienda: la domanda può essere presentata, ad esempio, pure da un produttore che ha come secondo codice la distribuzione indipendente. L’impresa deve, in ogni caso, essere in possesso di un patrimonio netto non inferiore a 40.000,00, ridotto ad euro 10.000,00 in caso di opere di cortometraggio. Se un produttore è anche distributore, nella documentazione necessaria può allegare una propria dichiarazione, invece del contratto di distribuzione richiesto.
Tra i requisiti delle opere, in cui sono incluse le opere di animazione, i documentari e i cortometraggi, che abbiano ottenuto, anche in via provvisoria, il riconoscimento della nazionalità italiana, il possesso di un piano di distribuzione che contempli tutte le città capoluogo di provincia del Lazio e almeno 10 capoluoghi al di fuori del Lazio. Nel piano di distribuzione presentato tra i documenti richiesti, si raccomanda di indicare tutti i capoluoghi toccati dalla distribuzione. Viene considerato equivalente all’uscita in sala, il passaggio a un festival internazionale, di cui è previsto un preciso elenco. Il piano di distribuzione deve inoltre prevedere almeno 6 uscite in sala cinematografica nel corso di una settimana in caso di film lungometraggi; per i documentari e cortometraggi almeno 3 uscite nel corso di una settimana.
L’avviso prevede un contributo massimo di euro 50.000,00 per ciascuna opera cinematografica. Ciascun distributore può richiedere il contributo per massimo 3 opere cinematografiche durante le tre sessioni complessive previste dal bando.
La richiesta può essere presentata in diverse sessioni temporali: una aperta fino alle ore 12:00 del 23 dicembre 2024 e un’altra dalle ore 12:00 del 14 gennaio 2025 alle ore 12:00 del 30 aprile 2025.
(Carmen Diotaiuti)