Le regioni meridionali sono sempre più meta di produzioni cinematografiche e audiovisive: un grande successo che mette in evidenza le enormi potenzialità di crescita di un settore che è tuttavia caratterizzato da poche imprese o imprese di dimensioni minime che finiscono per lavorare per le grandi società di produzione nazionali e internazionali. È quanto emerge dal Rapporto Sud recentemente pubblicato dal Sole24Ore.
La Campania, che ha appena avuto una stagione d’oro con numerose presenze ai più prestigiosi premi, negli ultimi 17 anni è passata da 10 produzioni l’anno a una media di 130.
In Puglia, dove partono le riprese della fiction di Rai Uno Sei Donne, per la regia di Vincenzo Marra, la filiera audiovisiva cerca il rilancio dopo la stagione del Covid con quasi 200 produzioni ospitate e circa 500 professionisti occupati, in media, ogni anno.
In Calabria sono da poco finite le riprese di Diabolik 3 e in tre anni sono stati finanziati con 9 milioni 19 lungometraggi e altre produzioni di vario genere.
Ha origini più antiche l’interesse delle grandi case internazionali per Matera, la città dei Sassi, dove nel 2019 l'inglese Eon Production ha investito nel 25° episodio di James Bond 12 milioni per 5 settimane di girato del film visto in tutto il mondo. Due troupe inglesi, 600 persone, un centinaio di strutture ricettive locali coinvolte, 800 professionisti impegnati nella costruzione dei 32 set: un impatto economico dell'1% di PIL della Basilicata. Poi la seconda stagione di Imma Tataranni: in 3 mesi la Ibc Movie e Rai Com hanno investito 1,2 milioni di euro.
In Sicilia, a maggio, la Regione ha annunciato un nuovo fondo di 10,8 milioni per il cofinanziamento di progetti cinematografici e televisivi: l’obiettivo è aumentare le opportunità di lavoro dell’isola, la spesa per i servizi di produzione locale e far crescere l’industria del turismo.
In Sardegna il mondo del cinema vale circa 15 milioni e occupa meno di mille persone. Il sistema cinema dell’isola viaggia con risorse pubbliche che si aggirano intorno ai 4 milioni. A operare ci sono circa 20 case di produzione.
(Mo.Sa.)